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Disarmiamo l’Europa prima che sia troppo tardi

Di cosa si parlera’ giovedi’ 3 aprile, alle ore 18 – con Renato Strumia, segreteria nazionale Cub, e Francesco Vignarca, della Rete pace e disarmo.
Collegamento sul canale youtube Cub nazionale Link

I contenuti del piano RearmEu, che sembra rispecchiare una tendenza di lungo periodo di cui rappresenterebbe la manifestazione estrema.
Si analizzera’ il peso dell’industria militare europea odierna sul totale mondiale, valutando l’effetto delle lobby sulle decisioni della Commissione Europea.
Inoltre si ragionera’ sulla reale o meno necessita’ di riarmare l’Europa, a fronte di un potenziale nemico (la Russia) che spende meno della parte europea della Nato (fonte Carlo Cottarelli).

E ancora, ci si interroghera’ sul reperimento dei fondi di spesa per il riarmo europeo. La finanza va alla guerra e anticipa il denaro, ma la restituzione è a carico dei contribuenti e dei lavoratori che pagano l’Irpef?

Infine sulle conseguenze più pesanti delle scelte economiche che pendono dalla parte del riarmo: saranno i tagli ai servizi sociali e alla spesa pubblica in welfare.
Per cui dobbiamo domandarci se, come viene raccontato, l’industria militare porta con sé maggiore occupazione e se non si possa arrivare a ipotizzare un patto scellerato tra sindacati, governo, politici e industriali per votare di nuovo “i crediti di guerra”.

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