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La giornata della sicurezza sul lavoro tra ipocrisie, impotenza e impegni di facciata

Il problema riguarda tutti\e, non ci sono settori, comparti, province che sfuggano all’aumento degli infortuni e delle morti sul lavoro, alle malattie professionali in continua crescita. Partiamo da una verità assodata ossia la inesistenza di isole felici

Veniamo da anni nei quali la medicina sul lavoro è stata fortemente ridimensionata, il numero degli ispettori addetti alla sicurezza è assai insufficiente e prima di una ispezione in una ditta possono trascorrere lustri, se i reati legati a manifestazioni di piazza sono puniti con anni di carcere altri reati, specie se sul banco degli imputati ci sono i padroni, prevedono invece pene assai blande.

La salute e la sicurezza si tutelano non solo con norme legislative ma con una rinnovata attenzione verso le modalità di organizzazione del lavoro, potenziando anche l’azione, che dovrebbe essere conflittuale, dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza ormai in subordine alla filiera aziendale, alle figure come il datore di lavoro e il Rappresentante del servizio prevenzione e protezione.

In Toscana ci sono state  quasi 280 denunce di infortunio in più nel 2024 rispetto al 2023, i morti sul lavoro sono tre al giorno in Italia, sicuramente meno di 60 anni quando erano quasi tre volte tanto ma raggiungono numeri impensabili in altri paesi a capitalismo avanzato

1.090 morti (tre al giorno compresi ferie e festivi), poco meno di 600.000 infortuni sul lavoro e quasi 90.000 malattie professionali: è questo il tragico bilancio dell’anno 2024

Nel mondo degli appalti e dei subappalti le condizioni di vita e retributive sono all’insegna della precarietà, Eurostat parla di milioni di lavoratori e lavoratrici ormai al di sotto della soglia di povertà e la miseria porta a considerare la tutela della salute e della sicurezza un argomento di terziaria importanza specie quando hai un impiego precario, a tempo e part time e quindi sottopagato. E la sicurezza diventa un mero optional se l’impiego è al nero.

In questa giornata il sindacato bene farebbe a rimettere in discussione il suo stesso operato senza limitarsi a richiedere il reato di omicidio sul lavoro o nuovi ispettori da inviare nei cantieri.

Dovremmo tutti, senza distinzione alcuna, mettere insieme le molteplici istanze a partire dalle responsabilità che i committenti dovrebbero avere, e a tal riguardo esiste un quesito importante tra i referendum che andremo a votare il prossimo Giugno. Vale la pena di votarli questi referendum e di scongiurare il mancato raggiungimento del quorum

Dobbiamo riservare attenzione massima al mondo degli appalti e dei subappalti, servono pratiche sindacali e politiche coerenti e conflittuali a partire dai luoghi di lavoro, condizione essenziale per riappropriarci del nostro presente e futuro

Sindacato di base CUB PISA

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