PIO ALBERGO TRIVULZIO: REGIONE LOMBARDIA E’ POLITICAMENTE RESPONSABILE DELLE SCELTE DELL’ENTE.
Per questo motivo SUNIA, SICET, UNIONE INQUILINI e Coordinamento dei Comitati Inquilini indicono un PRESIDIO PRESSO LA SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE in via Fabio Filzi, 22 a Milano, alle ore 14:30 di MARTEDI’ 8 aprile.
Il Commissario Straordinario del Pio Albergo Trivulzio, nominato dalla Regione Lombardia, ha da molti mesi deciso di conferire il patrimonio dell’ente, oltre 1100 alloggi siti in gran parte a Milano e Peschiera Borromeo, a un fondo immobiliare gestito da INVIMIT, SGR controllata dal Ministero delle Finanze.
Negli stabili, malgrado i 300 alloggi vuoti, le centinaia di alloggi affittati dal Trivulzio a società di gestione di affitti brevi e la scelta dell’ente di assegnare molte case in modo discrezionale, vivono ancora centinaia di famiglie di lavoratori e pensionati, spesso lavoratori o ex lavoratori della sanità e famiglie sfrattate per finita locazione dal centro storico negli anni 80/90, che hanno potuto usufruire di case a costi sopportabili.
Il trasferimento degli immobili a un fondo immobiliare, che agisce per dare rendimenti spesso elevati ai propri azionisti, ha creato grandissima apprensione negli inquilini, che da molti mesi sono scesi in lotta insieme ai sindacati inquilini.
Ad oggi un primo gruppo di 8 stabili è stato conferito ad INVIMIT, senza alcuna informazione alle parti sociali e senza la definizione di un regolamento che tutelasse gli inquilini sul loro futuro, e il conferimento del resto del patrimonio è previsto nei prossimi mesi.
SUNIA, SICET e UNIONE INQUILINI, insieme al coordinamento dei comitati inquilini, hanno chiesto il blocco dell’operazione di conferimento a INVIMIT del patrimonio immobiliare del PAT, chiedendo anche la definizione di precise garanzie sul rinnovo dei contratti di affitto, il blocco degli sfratti e la continuità amministrativa nella gestione del patrimonio.
Oltre a ciò, hanno denunciato la totale mancanza di informazioni su tutta l’operazione e la mancanza di effettivo confronto con il Commissario Straordinario Paolo Francesco Tronca, che il mese scorso si è addirittura rifiutato di ricevere i sindacati e nel contempo viola gli accordi presi nei precedenti incontri, chiedendo la convalida di nuovi sfratti (tredici solo il 24/3/2025) e prosegue con le procedure esecutive degli sfratti, come verificato il 18 marzo 2025, dove solo la mobilitazione sindacale ha evitato che una famiglia finisse sulla strada, per uno sfratto dovuto al mancato rinnovo del contratto da parte dell’ente.
Quello del Commissario Straordinario è un comportamento antisindacale e inaccettabile, del quale riteniamo politicamente responsabile la giunta regionale, che lo ha nominato e a cui deve rispondere del suo operato.
SUNIA, SICET, UNIONE INQUILINI e il Coordinamento dei Comitati Inquilini non sottovalutano certamente i gravissimi problemi economici del PAT, ma non devono essere gli inquilini a farne le spese: una corretta gestione del patrimonio può conciliare le esigenze di redditività del patrimonio con la salvaguardia degli inquilini e il mantenimento di una offerta di case a prezzi non speculativi in una città dove il mercato immobiliare è impazzito ed è sempre più difficile trovare casa a prezzi sopportabili non solo per le famiglie a basso reddito, ma anche per quelle di lavoratori a reddito medio.
CHIEDIAMO:
• il blocco di ulteriori operazioni di cessione del patrimonio immobiliare.
• l’apertura di una vera trattativa fra le parti per i rinnovi dei contratti di affitto.
• il blocco degli sfratti.
• l’assegnazione del patrimonio sfitto con criteri di socialità.
• il blocco della cessione in utilizzo degli alloggi a società che gestiscono gli affitti brevi.
• la continuità amministrativa della gestione degli alloggi.
CHIEDIAMO CHE REGIONE LOMBARDIA FACCIA LA SUA PARTE, INSIEME AL COMUNE DI MILANO, PER LA RIAPERTURA DI UN REALE CONFRONTO FRA LE PARTI E PERCHE’ GLI INQUILINI ABBIANO PRECISE GARANZIE DI NON DOVER FINIRE SULLA STRADA, SPESSO DOPO UNA VITA DI LAVORO.