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Estate di cassaintegrazione in Atitech

ATITECH: (MANUTENZIONI AEROMOBILI), ESTATE DI CASSA INTEGRAZIONE SIA A NAPOLI CHE A FIUMICINO E RINVIO SINE DIE IL RINNOVO DEL CCNL

CASSA INTEGRAZIONE PER I LAVORATORI, PROFITTI PER GLI AZIONISTI

Se a Napoli-Capodichino è stata rinnovata per l’ennesima volta la sospensione in cigs di gran parte del personale Atitech, come accade sistematicamente dal 2009 ad oggi, a Roma-Fiumicino, per la prima volta da quando Lettieri ha “ereditato” da Alitalia le attività di manutenzione degli aeromobili, potranno essere sospesi in cassa integrazione fino a 250 addetti, ovvero oltre ¼ del personale.
E’ paradossale che in un settore in crescita com’è il Trasporto Aereo, in cui anche Atitech assicura ogni anno utili significativi ai propri azionisti, le firme di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb, permettano l’utilizzo della cigs, ovvero di denaro pubblico, come un bancomat a disposizione di Lettieri che, in ogni intervista, continua a parlare di presunti investimenti e sviluppo.
A Napoli, la sospensione dal lavoro del personale e la messa in cassa integrazione di centinaia di lavoratori, lasciati a carico della collettività a vantaggio degli “investitori”, è attuata con logiche e modalità discriminatorie: non si applicano i criteri di rotazione e si sospendono, per lunghi periodi, coloro che Atitech ritiene “di dover colpire” per le più disparate ragioni. Tutto ciò avviene nel silenzio, se non addirittura con il palese consenso, delle OO.SS. firmatarie degli accordi di sospensione del personale: una pratica illegittima e che segnaleremo agli organismi competenti.
Sono decine e decine i lavoratori a Napoli che sono stati messi, anche in occasione dell’ultimo rinnovo della cigs, in cassa integrazione a zero ore per lunghi periodi (…talvolta per anni!) o comunque, prevedendo solo “sporadiche” richiamate in servizio, a differenza di lavoratori ritenuti “meritevoli” (al momento è possibile stimare che sono in servizio circa 100 lavoratori su 585 presenti nell’organico).

Paradossali e assurde, oltre che illegittime, sono le modalità con cui a Napoli Atitech comunica ai lavoratori di restare a casa: tramite messaggio WhatsApp inviato da un responsabile, di solito con un preavviso di sole 24H (…se non la sera prima per la mattina successiva!), senza indicare la durata della sospensione e se trattasi di “smaltimento di ferie” (…per alcuni lavoratori sono centinaia le giornate maturate degli anni precedenti e che non vengono lasciate fruire o pagate) o di cassa integrazione, lasciando il personale stesso in attesa di ricevere la busta paga per la verifica della “causale” della mancata effettuazione del servizio, nonché di un altro messaggio, con poche ore di preavviso, del rientro al lavoro.

A Roma, al momento, la gestione della cassa integrazione dovrebbe essere su base volontaria – sono decine i lavoratori “arruolati” dai soliti noti – anche se sull’accordo firmato in Regione Lazio la modalità di sospensione “in attuazione del programma di riorganizzazione” è esplicitata e non è dato sapere se esistono accordi aziendali che ne regolamentino l’applicazione o se è stata lasciata all’azienda mano libera di trattare il personale allo stesso modo di quanto accade a Napoli.
Va evidenziato che mentre si applica la cassa integrazione, sono diversi i lavoratori che vengono inviati, senza alcuna distinzione delle professionalità acquisite, in missione da Napoli a Fiumicino e viceversa: una prassi aziendale tutt’altro che chiara e che ostacola la rotazione del personale sospeso dal servizio.

SERVE UN RINNOVO DEL CCNL CHE PERMETTA IL RECUPERO DEL POTERE DI ACQUISTO

In tale contesto è utile sottolineare che gli stipendi dei lavoratori di Atitech, sono fermi da circa 9 anni (…ultimo adeguamento retributivo risale al 2016 in Alitalia) mentre l’inflazione continua a “volare”, rendendo sempre più urgente un rinnovo del CCNL che permetta un reale recupero del potere di acquisto perso dai salari dei lavoratori, nonché un miglioramento della normativa che, firma-dopo-firma, è stata peggiorata con il taglio dei riposi compensativi, dei permessi retribuiti (Rol), ecc..
Le presunte trattative tra Atitech e le OO.SS. “selezionate” da Lettieri&Co proseguono segretamente e nessuna informazione concreta viene diramata ai lavoratori a cui non resta che leggere qualche messaggio trasmesso dai delegati che nulla dicono nel merito e nulla lasciano trasparire, manifestando una totale subalternità alle pretese aziendali.

NON SERVE RESTARE IMMOBILI ED IN SILENZIO!
Incontriamoci e decidiamo le iniziative da mettere in campo.

Cub Trasporti, 30 giugno 2025

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