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Scali di Pisa e Firenze: Apertura seconda fase procedura di raffredammento in Consulta

Comunicato Stampa

Nei giorni scorsi, dopo due incontri, si è chiusa, e con esito negativo, la prima fase della procedura di raffreddamento dopo la convocazione dello stato di agitazione della Cub in Consulta negli scali di Pisa e Firenze. Abbiamo inviato la nota ai Prefetti di Pisa e Firenze e ora si apre la seconda fase.

Esistono due percorsi paralleli nel promuovere lo stato di agitazione, uno della Cub e l’altro di tutte le altre sigle sindacali, per quanto ci riguarda si tratta di percorsi che dovranno confluire e unirsi perché l’unità dei lavoratori porterà benefici alle comuni istanze.

Crediamo che la situazione nei due scali non sia poi molto diversa da altri aeroporti tra orari spezzati, organizzazione a dir poco discutibile, mancanza di strumenti di lavoro, mancato lavaggio delle divise, dpi inadeguati. Un tempo si diceva che gli orari spezzati erano legati alla gestione del lavoro della cooperativa Cft, ora si comprende che questo spezzatino alla fine fa comodo a tutte le società per abbattere i costi accrescendo i carichi di lavoro

Troppe sono le disparità di trattamento tra i lavoratori dell’aeroporto anche tra quanti hanno lo stesso contratto nazionale, manca un accordo di secondo livello ma non esistono condizioni di lavoro accettabili. E questa situazione è conseguenza dei processi di privatizzazione, o liberalizzazione, avvenuti che hanno recato solo danni alla forza lavoro, al nostro potere di acquisto e di contrattazione.

Pisa, 15 luglio 2025

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