Al termine dell’incontro tenutosi ieri mattina nel palazzo regionale a Pescara, i vertici della multinazionale franco italica sollecitati a rispondere agli amministratori regionali ed alle nostre domande, hanno confermato il solito ritornello: la centralità del sito, senza fornire nell’ennesima occasione garanzie e nuovi modelli a breve per la fabbrica abruzzese.
Il solito refrain che continua a non fugare dubbi sul persistere come in altri siti italiani del sistematico ricorso agli ammortizzatori sociali e modalità di incentivo all’esodo poco incoraggianti.
Le abituali lamentele aziendali di carenze infrastrutturali, di vincoli stringenti e di probabili sanzioni europee per il colpevole ritardo nel raggiungimento di obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2 e cessazione della produzione di motori endotermici, non possono trovare ancora giustificazioni se confrontate con le soluzioni adottate dalle altre case automobilistiche.
La professionalità e produttività dimostrate dai lavoratori meritano investimenti adeguati e nuovi progetti, basta con la propaganda ed effimere posticipate promesse della multinazionale.
Esigiamo altresi un impegno politico nazionale rivolto ad un concreto sviluppo progettuale industriale pena il rischio di ristrutturazioni che si continuerebbero ad abbattere anche sull’intero indotto determinandone un pesante ridimensionamento se non la definitiva scomparsa.
FLMU CUB USB
19 luglio 2025