Il sindacato denuncia: dal 2017 il Comune non ha mai fatto pagare agli organizzatori i costi della polizia locale. La vicenda riguarda tre diverse amministrazioni e rischia di allargarsi a molte altre città italiane.
La Cub, con la segretaria regionale Maria Teresa Turetta, ha presentato una diffida al Comune di Vicenza denunciando un danno erariale di circa mezzo milione di euro. Dal 2017 a oggi, durante tre diverse amministrazioni (Variati, Rucco, Possamai), il Comune non ha mai addebitato agli organizzatori privati di sagre, concerti, eventi sportivi e manifestazioni varie i costi della vigilanza e della sicurezza stradale assicurati dalla polizia locale.
Una legge nazionale del 2017 stabilisce invece che tali oneri debbano essere interamente a carico dei privati, compresi gli straordinari. La mancata applicazione del regolamento comunale ha fatto sì che le spese ricadessero sulla collettività. Per la Cub, la responsabilità è condivisa non solo dalla politica, ma anche dai dirigenti e dai comandanti della polizia locale che hanno omesso di attuare la norma.
Il sindacato sottolinea che il caso Vicenza è solo la punta dell’iceberg: situazioni analoghe emergono in molte città italiane, dove eventi pubblicizzati come occasione di consenso hanno goduto di trattamenti di favore. In Veneto la diffida ha già scosso diversi Comuni, molti dei quali corrono ai ripari approvando in fretta i regolamenti mancanti, specie in vista della Fiera dell’Oro.
La Cub chiede il recupero delle somme per destinarle ai dipendenti comunali, denunciando anche l’inefficacia dei consorzi e delle gestioni associate della polizia locale, definiti “carrozzoni legalizzati”. Per il sindacato la vera riforma passa attraverso la fusione dei piccoli Comuni, superando frammentazioni e sprechi.