Il tradimento della fiducia istituzionale L’ipotesi di un sistema di favoritismi basato su certificazioni mediche alterate rappresenta un’offesa intollerabile verso l’Istituzione e verso i cittadini. Chi è chiamato a garantire il rispetto della legge non può accedere ai propri ruoli violandola. Se la “porta della legalità” viene forzata illegalmente, è l’intera struttura dello Stato a perdere di credibilità e autorevolezza.
Ogni posto occupato da un ‘raccomandato’ è un posto rubato a un giovane onesto. Siamo di fronte a un furto di futuro ai danni di chi ha investito tempo, sacrifici e speranze credendo nel valore del merito. Sostituire la competenza con l’appartenenza a circuiti clientelari condanna la Pubblica Amministrazione alla mediocrità e svilisce il sacrificio di migliaia di operatori che onorano la divisa ogni giorno.
È particolarmente grave che l’inchiesta tocchi figure di rilievo del panorama sindacale. Il sindacato ha il compito costituzionale di tutelare i diritti e l’equità; se queste prerogative vengono svendute per interessi privati o logiche di potere, si configura un tradimento della missione originaria, trasformando un presidio di democrazia in uno strumento di privilegio escludente.
Notizie di questa portata rischiano di alimentare il pericoloso sentimento che l’onestà sia inutile e che la scorciatoia sia l’unica via per l’affermazione professionale. Questa deriva etica è un veleno per il senso civico del Paese.
Le richieste questa organizzazione sindacale auspica che la magistratura faccia chiarezza nel più breve tempo possibile, accertando ogni responsabilità. Chiediamo al Governo e ai ministri competenti di adottare misure rigorose per garantire l’assoluta trasparenza delle procedure concorsuali presenti e future, a tutela dell’immagine della Polizia di Stato e della dignità di chi la rappresenta.
19 dicembre 2025
Maria Teresa Turetta segretario nazionale CUB Pubblico Impiego
