UNA RISPOSTA SCOMPOSTA E INACCETTABILE ALLA DECISIONE DEI LAVORATORI DI DIFENDERE I PROPRI DIRITTI
Il management di Atitech sbaglia se pensa che gli operai rinuncino a scegliere come difendere i propri diritti, quali percorsi intraprendere e quali rivendicazioni formalizzare: sono prerogative dei lavoratori. Compresa la scelta della O.S. da cui farsi rappresentare.
La Cub Trasporti ritiene che non sia un caso la rinnovata pioggia di contestazioni disciplinari e di provvedimenti, che il management Atitech ha deciso di far piovere sul personale di Napoli, all’indomani della decisione degli operai di affrontare questioni da tempo rimaste irrisolte.
Di fronte tale attacco, la struttura della Cub Trasporti di Atitech-Fiumicino, esprime la propria solidarietà ai colleghi colpiti dalle contestazioni e dalle sanzioni.
NON È QUESTA LA MANIERA DI FAR RINUNCIARE I LAVORATORI A RICHIEDERE:
D’altra parte, la tutela della salute e sicurezza, il diritto al riposo, nonché la trasparenza sulla gestione delle sospensioni dal lavoro e i conseguenti sacrifici salariali sono tutte questioni che i lavoratori hanno il diritto di rivendicare, anche se le altre OO.SS. presenti in azienda non ritengono di sostenere con il necessario e dovuto impegno.
Se è vero che a oggi nulla ancora è dato sapere da Atitech sugli esisti della verifica sulla distribuzione del vestiario e dei DPI, nonostante l’impegno assunto il 27.3.2025 dal Responsabile del Personale di Atitech di riscontrare alla Cub Trasporti le informazioni richieste entro e non oltre lo scorso 4.4.2025, è altrettanto certo che le questioni sollevate sono di una tale importanza che l’azienda dovrà provvedere a risolvere nei tempi più rapidi possibili.
Proprio ieri è stata trasmessa una nuova richiesta di incontro ad Atitech (…oltre a quella ad Assomaer sul CCNL) auspicando che il management riconsideri il percorso intrapreso e, invece di tentare di spaventare e perseguire arbitrariamente i lavoratori, si renda disponibile a risolvere quanto richiesto e a proseguire con serietà il confronto con la Cub Trasporti.
E’ necessario immaginare che Atitech non faccia propria la scelta di “colpirne uno per educarne cento” e che valuti l’enorme patrimonio professionale in possesso dei lavoratori di Atitech: non meritano affatto alcuna intimidazione ma è ora che al contrario si riconosca loro i diritti, i salari e le necessarie tutele.
La Cub Trasporti, oltre a rendersi disponibile a sostenere sindacalmente e legalmente i lavoratori raggiunti da strumentali contestazioni e provvedimenti disciplinari, si adopererà per favorire la soluzione delle questioni poste, annunciando fin da ora l’intenzione di convocare una assemblea del personale Atitech, per valutare insieme le prossime iniziative.
9.4.2025 CUB TRASPORTI
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