I SINDACATI CORPORATIVI NURSING UP E NURSIND ATTACCANO LA RAPPRESENTANZA SINDACALE CONTINUANDO LA LORO POLITICA D I DIVISIONE
Durante l’ultimo incontro del 19 novembre 2025 per la trattativa sul contratto integrativo si è palesata l’ antidemocraticità de i sindacati NURSING UP e NURSIND che h anno
dimostrato ancora una volta la natura corporativa e settaria.
Senza alcun passaggio precedente in RSU, direttamente davanti all’Azienda, hanno manifestato la volontà di voler escludere dal tavolo decisionale tutte le sigle non firmatarie
creando una frattura con la politica sindacale inclusiva e plurale dell’intera Rsu, che fino ad ora era stata portavoce del confronto fra TUTTE le sigle, interrompendo di fatto il confronto in atto con l’azienda.
In realtà questi sindacati rappresentano 1.5% in una Rsu con il 60% di rappresentanti non firmatari del nuovo CCNL Sanità pubblica.
La polemica è partita da un dirigente regionale del Nursing up, con decisa arroganza toni discutibili e anche con attacchi personali , con scarsa conoscenza delle dinamiche
aziendali e sindacali.
Tutto questo con il totale appoggio dei colleghi “professionalizzati” del Nursind, cofirmatari del nuovo CCNL 2022 2024 che ha danneggiato quasi 600 000 dipendenti:
INCREMENTO TABELLARE DA FAME rispetto al l’inflazione e ai tre anni di ritardo del rinnovo contrattuale,
Detassazione straordinari (Che sono uno strumento ricattatorio) come risposta al disastro occupazionale,
Riduzione fondi integrativi del 40% (meno DEP!),
Indennità elargite su logiche corporative e clientelari,
Sentenze ignorate su rimborso mensa e buono pasto,
Perdita di parte degli arretrati come tragicomica eredità dei precedenti CCNL.
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Come CUB e sindacalismo di base vogliamo la fine di una certa pratica sindacale.
Al di là di corporativismi e clientelismi (fortemente presenti e lesivi dei diritti di tutti) condanniamo la non trasparenza nel fornire informazioni alle/ai lavoratrici/tori
Condanniamo l’indifferenza alla politica di alcune sigle, la loro ambiguità va alla fine ad alimentare la deriva liberticida e ultra liberista di un governo in tempi e manovre economiche di guerra!!
Il delegato sindacale è un LAVORATORE in primis ma non scindibile dalla sfera sociale e politica.
La nostra ottica è la ricostruzione di diritti e dignità di tutte/i le/I lavoratrici/tori, in continuità con le mobilitazione del 22 settembre e del 3 ottobre e dello SCIOPERO
GENERALE DEL 28 NOVEMBRE e le manifestazioni nazionali del 29 novembre a Roma e Milano nella giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese.
