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Corteo pro Palestina: come sono andate davvero le cose

E’ convocata una conferenza stampa con gli organizzatori del corteo del 12 aprile, martedì 15 alle ore 11 a piazza Baiamonti, Milano.

Ieri, 12 aprile, a Milano hanno sfilato decine di migliaia di persone per ore, un corteo animato ma pacifico, con un servizio d’ordine che ha funzionato.

Senza nessun preavviso, secondo ordini dall’alto la polizia massicciamente predisposta ha attaccato a manganellate il corteo a piazzale Baiamonti fermando casualmente qualche persona che transitava, tra cui alcuni minorenni (poi rilasciati in serata). Il corteo, composto anche da persone anziane, ragazze, famiglie, si è fermato e come fisiologico è montata la tensione, fortunatamente senza conseguenze. C’è stato per qualche minuto un contatto tra manifestanti e agenti ma l’intervento degli organizzatori del corteo ha smorzato gli animi in seguito alla provocazione poliziesca. Una parte dei manifestanti si è poi rifiutata di proseguire per chiedere il rilascio dei ragazzi arrestati e cosi’ è avvenuto in tarda serata grazie anche all’intervento di alcuni membri dei sindacati di base accorsi in Questura.

Il momento in cui la polizia carica il corteo

In questo modo chi ha comandato i poliziotti ha ottenuto l’obiettivo di cancellare dalla comunicazione nazionale il grande corteo contro l’aggressione d’Israele al popolo palestinese appoggiata dai Paesi imperialisti, compresa l’Italia.
La  comunicazione serale non a caso ha mostrato un contenuto falsato basato sui tafferugli tra polizia e dimostranti.

Condanniamo fermamente questa provocazione poliziesca che ha direttamente attaccato il corteo a suon di manganelli, questo episodio è il frutto della scelta politica di accentuazione dell’attacco alle condizioni di vita dei lavoratori e dei ceti piu’ poveri e desta grande preoccupazione, anche in vista dei prossimi appuntamenti del 25 aprile e 1 maggio.
Questo fatto è anche indicativo della situazione politica di rafforzamento della repressione contro chi lotta, dopo l’approvazione del ddl sicurezza 1660.

Realtà Palestinesi, sindacati di base, realtà sociali e solidali.i

 

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