Riprendiamo il comunicato di Cub Bergamo, a proposito dell’impegno a fianco del popolo palestinese per cui la mobilitazione dei lavoratori e della cittadinanza si è sempre più intensificata nei mesi, di fronte alla drammatica situazione a Gaza e in sostegno della missione umanitaria intrapresa dalla Global Sumud Flotilla.
La Cub orobica evidenzia la partecipazione alle numerose mobilitazioni che si sono susseguite mentre critica l’atteggiamento della Giunta comunale, a cui si chiedeva e si chiede una presa decisa di distanza da Israele, nei rapporti culturali e politici e rispetto alle numerose partnership commerciali delle aziende del territorio con lo Stato di Israele.
Una critica alla politica locale anche riguardo alla condizione di molti lavoratori che da tempo rivendicano maggiori diritti e che hanno promosso azioni di sciopero in particolare nell’aeroporto di Orio al Serio.
Questa sera alle ore 21 il delegato Cub Stefano Bonomi sarà ospite della trasmissione tv “Match“ (Seilatv canale 94 del digitale terrestre) a proposito dell’attività in sostegno della causa palestinese e dell’impegno a fianco dei lavoratori di Bergamo e provincia.
GAZA PROBABILMENTE RESPIRA, LA GIUNTA DI BERGAMO ARRANCA?
Mentre ultimiamo la stesura di questo comunicato scorrono le immagini di felicità del popolo di Gaza per un probabile cessate il fuoco, questo sentimento profondo è ovviamente anche il nostro anche se rimaniamo in attesa del parere definitivo da parte della resistenza e del popolo palestinese nel suo complesso.
BERGAMO SA DA CHE PARTE STARE….UN PO’ DI STORIA!
Il sostegno alla causa palestinese delle lavoratrici e dei lavoratori è fondamentalmente storico anche se dobbiamo ammettere che le convergenze di intenti si sono intensificate negli ultimi anni. Citiamo, a puro titolo di esempio, le mobilitazioni unitarie in occasione dei vari scioperi generali in aeroporto oppure durante le iniziative, pressoché settimanali, promosse dalla Rete Bergamo per la Palestina. Le ultime date, promosse a livello nazionale dalle maggiori sigle del sindacalismo di base, hanno visto il coinvolgimento in prima persona di migliaia di persone fino ad arrivare alla partecipata mobilitazione di ieri sera dove, diverse centinaia di solidali hanno deciso legittimamente di occupare il cortile interno del Comune di Bergamo in solidarietà alla Freedom Flotilla vittima di un nuovo atto di pirateria in acque internazionali per mano dell’esercito di occupazione israeliano.
INTOLLERABILE E’ IL SIONISMO E CHI LO SOSTIENE!
Occorre precisare che, durante questi ultimi due anni, l’amministrazione comunale della città di Bergamo, nonostante le tante sollecitazioni delle realtà solidali alla causa, ha alternato silenzi imbarazzanti rispetto al genocidio del popolo palestinese, che ogni giorno mieteva centinaia di vittime, al sostegno aperto all’associazione culturale Italia-Israele. Menzioniamo, a puro titolo d’esempio, i danarosi rapporti economici, politici e sociali che le istituzioni e le aziende orobiche continuano a intrattenere con i protagonisti materiali dell’occupazione illegale dei territori palestinesi, l’inopportuna concessione della sala “Galmozzi” alla citata associazione e a Har Sinai a pochissimi giorni dalla giornata internazionale delle donne oppure quanto avvenuto in occasione dei festeggiamenti del 25 aprile scorso per la festa della Liberazione, quando l’amministrazione comunale cittadina ha ritenuto opportuno invitare in piazza sostenitori di Israele.
In quella situazione di estrema tensione, solo la risoluta determinazione degli attivisti pro Palestina ha evitato che la profanazione di una giornata storica prendesse forma opponendosi addirittura all’aggressività delle forze dell’ordine e di alcuni componenti della giunta stessa.
L’edificio comunale dovrebbe essere la “casa di tutte le cittadine e di tutti i cittadini” invece la sindaca in persona ha definito grave e intollerabile un’azione totalmente pacifica!
Riteniamo altrettanto intollerabile che l’amministrazione comunale, da azionista, sostenga la situazione di sfruttamento e di oppressione che vivono le lavoratrici e i lavoratori dell’aeroporto di Orio al Serio dove pare che chi è vittima delle quotidiane aggressioni fisiche e molestie non sia tutelato per i danni fisici ricevuti.
RITENIAMO DOVEROSO E PARTICOLARMENTE OPPORTUNO RILANCIARE MOMENTI DI SOLIDARIETA’ TOTALE ALLE VITTIME DELLA RERESSIONE DELLE LOTTE e RILANCIARE PERCORSI INCLUSIVI CON L’OBIETTIVO DI LBERARE ANCHE BERGAMO DA OGNI FORMA DI OPPRESSIONE E SFRUTTAMENTO COMPRESI LA COMPLICITA’ A VARIO TITOLO CON IL GOVERNO CAPEGGIATO DA NETANYAHU E OGNI POLITICA ANTIPOPOLARE DELLE ISTITUZIONI.
“UNITED WE STAND, DIVIDED WE FALL” – “BASTA SFRUTTAMENTO, DIRITTI PER TUTTE E TUTTI !”
Cub Bergamo, 9 ottobre 2025