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Cub trasporti chiede chiarimenti sui 2000 lavoratori Alitalia a rischio licenziamento

Richiesta di incontro sul futuro degli oltre 2000 lavoratori del Gruppo Alitalia su cui incombe il licenziamento a partire dall’1.11.2025:

  • Prolungamento della cigs e/o intervento del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo per consentire il prolungamento degli ammortizzatori sociali
  • Aggiornamento delle abilitazioni/brevetti del personale ex- Alitalia

    La scrivente O.S. richiede un incontro urgente al Ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, al capo Capo di Gabinetto, Avv. Stefano Varone, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone e al Capo di Gabinetto, Mauro Nori e al Vice Capo di Gabinetto, Luca Sabatini, nonché ai Commissari Straordinari Alitalia in ordine al futuro degli oltre 2000 lavoratori del Gruppo Alitalia che riceveranno la lettera di licenziamento dal 1.11.2025, al termine delle procedure di licenziamento aperte dai Commissari Straordinari AZ entro la fine del c.m.

    Lo smembramento della ex-Compagnia di Bandiera italiana ha previsto il trasferimento delle attività di volo ad Ita Airways, quelle di handling aeroportuale a Swissport Italia, ora gestite da Airport Handling, nonché quelle di manutenzione ad Atitech, senza però che le suddette società abbiano riassordito gli oltre 2000 lavoratori del Gruppo Alitalia, rimasti in cigs e su cui incombe la prospettiva di un imminente licenziamento.

    I ritardi dei Piani di impresa e, di conseguenza, le previsioni di ulteriori assunzioni, però, sono evidenti per Ita, come anche per Atitech e, con ogni probabilità, anche per Airport Handling.

    Per Ita ha pesato, dapprima, il lungo esame della DG Competition della UE sull’ingresso di Lufthansa nel capitale azionario della newCo, peraltro ancora alle prese con problemi di bilancio lungi dall’essere risolti. Per l’handling hanno pesato, dapprima, le incertezze dovute all’esito del bando di riordino aeroportuale di Fiumicino e poi, dopo l’ingresso di Airport Handling, la mancanza di certezze sullo sviluppo di quanto resta della ex-Compagnia di Bandiera e delle decisioni di Lufthansa.

    Anche per Atitech pesa il mancato rilancio delle attività di manutenzione promesso dall’investitore, sia all’indomani dell’acquisizione della Divisione Manutenzioni di Alitalia stessa, sia, più recentemente, in diverse occasioni, mentre il personale assunto è sospeso in cigs.

    Nel suddetto contesto, peraltro, le aziende suddette sono ricorse all’utilizzo di personale precario neo-assunto, manifestando, di fatto, una oggettiva contrarietà ad assumere i lavoratori ex-Alitalia e a dare loro la necessaria stabilità.

    Tutto ciò ha prodotto, come accennato, la mancata assunzione di migliaia di dipendenti AZ a cui scade la cigs, secondo le previsioni il 31.10.2025

    E’ del tutto evidente che l’espulsione dal perimetro delle attività aereo-aeroportuali di un così alto numero di lavoratori, oltre a costituire una iattura da evitare in ogni modo, rischia di comportare la liquidazione di un patrimonio di professionalità che va assolutamente evitato.

    Si rende pertanto necessario un prolungamento della cigs finalizzato ad espletare un intervento da parte del Governo che favorisca una urgente ricollocazione del personale del Gruppo Alitalia, facendo leva sia sullo strumento delle politiche attive, da finalizzare nel comparto aereo- aeroportuale in costante espansione, sia intervenendo sulle aziende del suddetto comparto, spesso beneficiare di contributi pubblici, affinché le si possa favorire il rientro in servizio dei lavoratori sospesi.

    Resta comunque da valutare anche l’intervento del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo, il quale ha la necessaria disponibilità economica, per consentire il prolungamento degli ammortizzatori sociali, in attesa che il personale lasciato a casa, possa rientrare progressivamente in servizio, attraverso una gestione trasparente ed equa, del personale AZ interessato.

    E’ altresì urgente avviare il confronto affinché si definisca un programma di aggiornamento delle abilitazioni/certificazioni/brevetti in possesso dei lavoratori sospesi, favorendo la disponibilità di ITA a consentire la finalizzazione di tali processi, in particolare per il personale di volo, al solo fine di mantenere attive le necessarie certificazioni per operare in una compagnia aerea.

    Si sottolinea che tali interventi non sono mai stati finora organizzati e realizzati, né per il personale di volo, né per quello di terra, nonostante la L. 334 del 30.12.2021, riguardante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024, prevedesse al comma 132, dell’art.1, la possibilità dell’intervento del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo, all’epoca ricapitalizzato con risorse pubbliche, per favorire i necessari programmi di riqualificazione del personale.

    E’ ormai tempo che, diversamente dal passato, si intervenga per finalizzare tali programmi di intervento e realizzare gli obiettivi annunciati.

    Scarica il documento con la richiesta inviata 

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