MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2025 14.07.25
SCIOPERI: USB E CUB LANCIANO MOBILITAZIONE A MILANO, ‘NO A FINANZIARIA DI GUERRA’ =
ADN0659 7 CRO 0 ADN CRO RLO SCIOPERI: USB E CUB LANCIANO MOBILITAZIONE A MILANO, ‘NO A FINANZIARIA DI GUERRA’ = presidio fuori dal Tribunale per maschera Scala licenziata per grido ‘Palestina libera’ Milano, 26 nov. (Adnkronos) – Sciopero il 28 novembre e manifestazione sia venerdì che sabato a Milano in occasione della mobilitazione di Cub e Usb “contro la finanziaria di guerra e il riarmo” e per la Palestina. Le due sigle sindacali hanno presentato il programma dei prossimi giorni questa mattina fuori da Palazzo di Giustizia, mentre era in corso una delle udienze sul caso del licenziamento della maschera della Scala che lo scorso 4 maggio aveva gridato ‘Palestina Libera’ all’arrivo di Giorgia Meloni nel teatro. “Gridare Palestina libera non è reato, nessuno deve essere licenziato” si legge in un grande manifesto, affisso in corso di Porta Vittoria, dove questa mattina sono stati sventolati anche cartelli in sostegno dell’imam di Torino espulso, Mohamed Shahin. “C’è un clima molto duro nei confronti di chi si sta mobilitando per la causa palestinese e per la causa dei lavoratori”, ha detto Walter Montagnoli, della segretaria nazionale Cub, lanciando i due giorni di mobilitazione contro “questa finanziaria di guerra, che ha solo l’obiettivo di ridurre il deficit dell’Italia, al fine di poter spendere soldi 40-50 miliardi di euro, per le armi. Soldi sottratti a sanità, scuola, istruzione e salari”. Lo sciopero del 28 novembre “avrà caratteristiche diverse da quelli del 22 settembre e del 3 ottobre: tradurremo in azione sociale tutta la rabbia che abbiamo raccolto nelle piazze e la caleremo sui temi sociali che riguardano i nostri concittadini: innanzitutto la questione contrattuale, la sanità diventata inaccessibile per le liste d’attesa lunghissima, le scuole che crollano e i problemi dell’università”, ha detto Pietro Cusimano dell’Usb Lombardia. In tutto ciò “la questione palestinese rimane centrale, perché non solo ha messo insieme lo scontento e la rabbia di tanta gente, ma rimane un esempio da seguire perché un popolo che resiste in quel modo ha indicato la strada da seguire”. A protestare davanti al Palazzo di Giustizia anche rappresentanti dell’Associazione palestinesi in Italia. “Dire ‘Palestina libera’ non è antisemitismo, ma semplicemente opporsi a un regime sionista che da 77 anni massacra il popolo palestinese”, ha detto Faustine, dei Giovani palestinesi, ricordando che il 29 novembre è la Giornata internazionale in solidarietà con il popolo palestinese. “Bisogna continuare a parlare di Palestina, perché il genocidio in corso non è finito e quindi è importantissimo partecipare alle manifestazioni sia il 28 che il 29”,ha concluso. (Alb/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 26-NOV-25 14:07 NNNN
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