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Ennesimo incidente fatale

Oggi è il giorno dell’incontro tra la ministra del Lavoro Calderone e le parti sociali per discutere, “senza preconcetti” chiedono da via Veneto, delle gravi problematiche che riguardano la sicurezza dei lavoratori. Ogni giorno infatti il bilancio di morti e feriti sui luoghi di lavoro viene tristemente aggiornato e appare evidente la necessità di porre un argine a questo stillicidio di morti, feriti spesso gravissimi e casi di disabilità permanenti

Proprio questa mattina l’ennesima tragedia, con la morte di un operaio di soli 22 anni a Caivano, provincia di Napoli, rimasto schiacciato da un bancale, secondo le prime ricostruzioni fatte dai carabinieri giunti sul posto. Mentre il giovane lavoratore perdeva la vita era in corso il tavolo sulla sicurezza sul lavoro, tra governo e parti sociali. Coordinato dalla ministra Calderone, all’incontro erano presenti anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, dell’Università e ricerca Bernini, della Salute Schillaci e della Funzione pubblica Zangrillo. A rappresentare i sindacati  Maurizio Landini per la Cgil, Pierpaolo Bombardieri per la Uil, il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, e il segretario confederale della Cisl, Giorgio Graziani.
La proposta che arriva dal Governo è quella di definire un patto per la sicurezza con cui predisporre una strategia di ampio respiro e che affronti in termini complessivi: la proposta è quella di predisporre degli incontri periodici, ogni quindici giorni, a partire dal primo che dovrebbe tenersi il 26 gennaio prossimo in cui approfondire il tema alternanza scuola-lavoro.

La settimana scorsa abbiamo denunciato questa strage – il commento del segretario della Cub Amendola – ma evidentemente non è importante per chi dovrebbe mettere in sicurezza i lavoratori. Da quanto osserviamo pare che le istituzioni purtroppo intervengano quando avvengono tragedie come quella di questa mattina per poi tornare a dedicarsi ad altro senza intervenire, come noi chiediamo da tempo, con misure strutturali e incisive. Attendiamo di ascoltare le proposte che giungeranno dal Governo ma il punto vero è porre al primo posto la salute e la sicurezza dei lavoratori, senza sconti di sorta e, come proposto dalla Cub a più riprese, introdurre il reato di ‘omicidio sul lavoro’ prevedendo la chiusura delle aziende nel caso di indagini penali a seguito della morte o del ferimento grave dei lavoratori.

 

 

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