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Esplosione a Marcianise (CE): Tre operai morti in azienda rifiuti

Un’esplosione violentissima ha spezzato la vita di tre operai questo pomeriggio a Marcianise (CE), all’interno dello stabilimento Ecopartenope, azienda che tratta e stocca rifiuti speciali. Lo scoppio di un silos di oli esausti, durante lavori di manutenzione, ha provocato un’onda d’urto devastante che non ha lasciato scampo ai lavoratori. Al momento risulta un disperso e almeno due persone risultano ferite, mentre tra le vittime ci sarebbe anche il titolare della società.

L’incendio divampato dopo l’esplosione è stato domato dai vigili del fuoco, ma resta l’ennesima scena di morte in una regione già segnata da troppe stragi sul lavoro.

La Flaica Uniti CUB Caserta esprime cordoglio alle famiglie delle vittime e denuncia con forza l’ennesima tragedia sul lavoro che colpisce la nostra regione, dove le condizioni di sicurezza restano drammaticamente insufficienti.

Durissimo il commento del segretario Flaica CUB Raffaele Docimo, che stamattina ha guidato un presidio a San Nicola la Strada – vicino Marcianise – con gli operatori ecologici in presidio: “Quello che è successo a Marcianise è l’ennesima tragedia annunciata. Stamattina eravamo a San Nicola la Strada insieme agli operatori ecologici per denunciare le gravi carenze nella sicurezza sul lavoro. Non possiamo più assistere impotenti a queste morti: i controlli sul territorio sono insufficienti e le tutele continuano a essere ignorate.” Docimo ha inoltre ricordato l’incendio avvenuto ieri a Ponte Riccio, tra Giugliano e Qualiano, nella fabbrica Grs Chemical Technologies, che ha sollevato una colonna di fumo nero e acre visibile a chilometri: “Due episodi distinti in due giorni diversi dimostrano quanto sia fragile la sicurezza in Campania. A Marcianise abbiamo perso tre vite, mentre a Giugliano si è sfiorata una tragedia ambientale. La prevenzione è assente e lo Stato continua a mostrarsi latitante.”

Il segretario ricorda anche che in questi giorni a Caserta si sono riuniti ministri, prefetti e alti funzionari di polizia per l’entrata in vigore del decreto “Terra dei Fuochi”: “Si annunciano decreti e controlli, ma la realtà è che i morti aumentano e gli incendi non si fermano. È una situazione al limite: LO STATO DOV’È? – aggiunge – come CUB lo abbiamo sempre ribadito: queste non sono fatalità. Ogni morte sul lavoro ha precise responsabilità politiche e imprenditoriali. È inaccettabile che le norme di sicurezza restino lettera morta, che si continui a ricorrere a ditte esterne senza reali garanzie, che manchi una vigilanza costante sul territorio e che gli ispettori del lavoro siano del tutto insufficienti. In Campania – e in tutta Italia – siamo di fronte a un vero e proprio massacro quotidiano, che colpisce lavoratori e lavoratrici mentre lo Stato sceglie di voltarsi dall’altra parte – infine conclude – noi non ci rassegniamo: continueremo a denunciare, a mobilitarci e a pretendere controlli, investimenti e pene severe per chi mette a rischio la vita delle persone in nome del profitto”.

Caserta, 19 settembre 2025

Flaica Uniti CUB Caserta

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