PER LA SALUTE, CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA
In occasione della giornata internazionale della salute (che cade il 7 aprile), il Coordinamento Regionale Toscano S.A.S. – Salute Ambiente Sanità organizza due
manifestazioni che si terranno in Toscana nella giornata di sabato 5 aprile per affermare che la nostra salute non è in vendita ma è un diritto e non una merce:
SABATO 5 aprile, Firenze
–ore 14,30 cantiere via Mariti-corteo contro guerra, NATO e carovita.
–ore 18 presidio GKN-corteo Siamo pubblica utilità.
Le politiche dei governi e gli eventi internazionali minacciano in maniera crescente il benessere di tutti e tutte, in particolare è stato sempre più penalizzato l’accesso all’assistenza sanitaria, alle cura e alla prevenzione per tutt3.
A cinque anni dalla pandemia Covid, non è cambiato nulla: a fronte della perdita di 37 miliardi per la sanita’, di 10.000 posti letto, di 70.000 posti di lavoro, del progressivo depotenziamento del SSN – che è costato stragi soprattutto nella popolazione anziana e vite umane anche fra gli operatori sanitari – non si vede alcuna inversione di tendenza. Il Fondo sanitario in Italia continua a calare passando al 6,2% nel 2025, continuano le chiusure di ospedali e le assunzioni non vengono fatte neanche per sopperire ai pensionamenti. La “parola d’ordine” è privatizzare mediante le assicurazioni (welfare aziendale) e il privato convenzionato che costa più delle assunzioni e non risolve i bisogni degli utenti.
La legge di bilancio 2025 prevede un aumento delle spese militari del 12% rispetto al 2024: ben 32 miliardi di euro. Previsti 40 miliardi in tre anni per costruire e acquistare nuovi sistemi per uso militare mentre la sanità è sottofinanziata, i cittadini sono costretti a subire liste d’attesa infinite e molti rinunciano alle cure.
Si sta creando un clima di tensione globale in cui le spese militari destinate alla guerra hanno la priorità sugli investimenti per la salute.
Il “Piano Riarmo Europa” presentato da Ursula Von der Leyen prevede un esborso complessivo di 800 miliardi di euro, senza limiti di bilancio. Un patto che blocca la spesa sociale dei singoli Stati come con il trattamento infame che venne riservato al popolo greco nel 2009.
Il “Piano Riarmo Europa” presentato da Ursula Von der Leyen prevede un esborso complessivo di 800 miliardi di euro, senza limiti di bilancio. Un patto che blocca la spesa sociale dei singoli Stati come con il trattamento infame che venne riservato al popolo greco nel 2009.
I politici senza vergogna regalano ai popoli d’Europa un futuro di preparazione alla guerra e di ulteriore riduzione delle coperture sociali: dalla salute all’istruzione, alle pensioni, oltre che all’aumento di bollette e carovita.
In Italia è prevista l’assunzione di 40.000 militari in più nei prossimi 4/5 anni mentre si continuano a bloccare le assunzioni in settori fondamentali come la sanità.
In Italia è prevista l’assunzione di 40.000 militari in più nei prossimi 4/5 anni mentre si continuano a bloccare le assunzioni in settori fondamentali come la sanità.
Per l’appartenenza alla NATO, inoltre, il governo Meloni porterà la quota dell’Italia al 2% del PIL pari a 100milioni al giorno.
Soldi ed energie spesi per sostenere alleanze militari che vengono usate in guerre, come in Ucraina e, in particolare a Gaza e in Cisgiordania, dove è in atto un genocidio e non hanno fatto eccezione per operatori e infrastrutture sanitarie divenute bersagli militari in violazione dello stesso diritto internazionale. Almeno 1.050 sanitari sono stati uccisi nei bombardamenti degi ospedali ed è stata colpita persino la sede della Croce Rossa a Rafah.
L’economia della guerra colpisce le produzioni e aumenta lo sfruttamento dei luoghi di lavoro. Il mancato rispetto delle misure di sicurezza produce stragi e morti sul lavoro (3.347), infortuni (280mila) e malattie professionali. Anche le conseguenze del cambiamento climatico incidono sulla salute: 300.000 morti prematuri all’anno in Europa per inquinamento atmosferico.
Di fronte alla situazione grave in cui stanno precipitando la salute e la sanità in tutta Europa, la « Rete europea: la salute non è in vendita » promuove nella giornata del 5 aprile, la Giornata internazionale della salute (istituita dall’OMS il 7 aprile) con iniziative in diversi Paesi europei.
Facciamo sentire forte la nostra voce su questi temi:
-Finanziamento pubblico sufficiente per i servizi sanitari pubblici contro le derivate commerciali e privatistiche, per l’accessibilità alle cure di qualità per tutte e tutti.
–Per migliorare le condizioni di lavoro di chi opera nel settore.
–Per la salute, la sanità pubblica, contro le privatizzazioni e gli sprechi.
–Contro la guerra, le spese militari, il riarmo e l’industria di guerra.
Coordinamento Regionale Toscano S.A.S. – Salute Ambiente Sanità