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INCONTRO FLMU-CUB CON IL SINDACO SALERA

COMUNICATO STAMPA

INCONTRO FLMU-CUB CON IL SINDACO SALERA

CONTRIBUTO AD UNA SOLUZIONE ALLA CRISI INDUSTRIALE STELLANTIS

Nella giornata di martedì 16 settembre, una delegazione dell’organizzazione sindacale FLMU-CUB di Frosinone, guidata dal segretario provinciale Delio Fantasia, ha incontrato il sindaco di Cassino Enzo Salera per sottoporgli il contributo alla definizione della questione Stellantis. 

Il sindaco di Cassino, tra l’altro anche presidente della conferenza dei sindaci nell’ambito del tavolo permanente Stellantis istituito alla Regione Lazio, ha acquisito la proposta di istituire un organismo deputato allo studio della riconversione industriale che la FLMU-CUB ha formalizzato nei giorni scorsi, dichiarandosi disponibile a valutarla e a trasmetterla agli altri sindaci della provincia.

Seppur informalmente il sindaco di Cassino si è dichiarato favorevole a valutare questa circostanza, perché è ormai chiara la volontà di Stellantis di fare a meno anche della residuale produzione e abbandonare Cassino e l’Italia.  

In particolare abbiamo evidenziato che a fronte del continuo stillicidio della chiusura delle fabbriche in tutta Italia e della perdita di importanti commesse del settore della manifattura e dei posti di lavoro, non è più sufficiente l’azione politico-sindacale tesa a “convincere” gli industriali a non delocalizzare gli impianti. Continuare a “pregare” gli industriali per farci continuare a lavorare è particolarmente frustrante, oltre che decisamente poco dignitoso. 

La riconversione degli stabilimenti industriali, in luogo delle mere speculazioni immobiliari delle fabbriche chiuse, è un qualcosa che riguarda gli operai e le piccolissime società dell’indotto, e non può essere lasciata in mano agli speculatori e agli approfittatori. Per intendersi, riconvertire una fabbrica non vuol dire chiedere a un altro industriale di continuare a sfruttarci, ma di ripensare alla manifattura come occasione per una nuova economia popolare del nostro Paese.

Per la FLMU-CUB di Frosinone resta in piedi la proposta dei lavoratori dell’ex GKN sui distretti industriali pubblici, ovvero situazioni che partono dal basso, e che potrebbero contare sull’apporto degli enti pubblici locali, delle università, delle banche etiche e delle comunità locali. Il carattere pubblico dell’impresa e il controllo diretto degli operai devono essere alla base della riconversione degli stabilimenti Stellantis in Italia; il carattere socialmente integrato farà sì che l’impresa non sarà vista in modo invasivo dal territorio, ma che, appunto, si integrerà, divenendo un tutt’uno con il tessuto economico e con l’indotto. In tal senso la grande mole di lavoro giuridico degli operai dell’ex GKN e le preziose esperienze della “Rete delle fabbriche recuperate” possono rappresentare un importante punto di partenza per elaborare un sistema di fabbriche di pubblica utilità concepite dal basso, dai territori, dagli operai e dalle economie comprensoriali. 

Dobbiamo lottare per le fabbriche di pubblica utilità e a ricollocare i lavoratori attualmente addetti. Fabbriche di pubblica utilità, sotto il controllo pubblico e operaio, che riconvertano non solo le produzione, ma anche il paradigma delle produzione. Prima, però, sarà necessario riconvertire la mentalità degli operai, ormai corrotta dopo anni di continua esposizione al pensiero unico dominante, quello per il quale l’operaio ha bisogno di padroni e che sarebbero questi ultimi a produrre la ricchezza del Paese.

Cassino, 19/09/2025 

Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti – Confederazione Unitaria di Base

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