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Lezioni di guerra

Stasera sul TG regionale del Piemonte il presidente della regione Alberto Cirio trattando della prossima festa nazionale del corpo degli alpini ha affermato che gli alpini stessi hanno, nel corso della seconda guerra mondiale, combattuto e sono morti in Russia per difendere la “nostra libertà”.
Si tratta di un’affermazione, ad essere buoni, strampalata. E’ fuor di discussione che nel corso della seconda guerra mondiale le truppe italiane, alleate e in realtà corpo ausiliario dell’esercito tedesco, sono penetrate in Russia come aggressori comunque si giudichi questa aggressione.
Si tratta di un errore, se vogliamo di una sciocchezza che però si iscrive in un clima di esaltazione militarista e patriottarda che caratterizza la situazione attuale che vede una presenza sempre più pervasiva delle forze armata nella società e, in particolare nella scuola.
Per di più se immaginiamo cosa potrà avvenire con l’autonomia differenziata la nostra preoccupazione non può che aggravarsi di fronte a “governatori” avventurosi come il nostro.

La CUB Scuola Università Ricerca a livello regionale e nazionale ritiene ancora più necessaria una forte iniziativa di contrasto alle derive militariste e nazionaliste.

Per la CUB Scuola Università Ricerca
Cosimo Scarinzi

Rassegna stampa:

“Gli alpini in Russia contro Stalin per la nostra liberta’”, la gaffe del governatore Cirio. Il Pd: “Parole offensive”, Corriere Torino, 16/4/25

L’inciampo di Cirio sugli Alpini in Russia: “Si sacrificarono per la nostra liberta’”. Insorge il centrosinistra, La Stampa, 16/4/25

Cirio: “Alpini in Russia per la nostra liberta’”, opposizioni insorgono, Cuneo24.it, 16/4/25

 

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