Questa mattina – martedì 28 ottobre – si è svolta l’udienza di convalida per Mimì, Dario e Francesco, lə tre compagnə arrestatə a seguito delle proteste di sabato contro la presenza dell’azienda farmaceutica israeliana TEVA al Pharmexpo di Napoli.
L’arresto e la detenzione preventiva di Mimì e degli altri compagni segna un’ulteriore escalation della spirale ai danni del cosiddetto “nemico interno”, come risposta alle lotte e al conflitto sociale in aumento nel contesto nazionale e non solo.
Con il DDL 1660 e in maniera sempre più veloce e strutturata si assiste a una implementazione della struttura repressiva statale e a un cambio di passo nelle dinamiche di coercizione anche verso il semplice diritto di espressione rispetto alle politiche guerrafondaie dei governi.
In questo caso complici di aziende come la Teva israeliana (vero e proprio gigante della farmaceutica che istruisce forniture e fa campagne di appoggio all’azione dell’esercito occupante la terra di Palestina in nome del profitto) presente all’interno della kermesse della fiera di Oltremare a Napoli che i compagni e le compagne stavano denunciando.
Il Si Cobas FP, CUB Sanità, Sanitari per Gaza e SGB Toscana si attiveranno nella lotta e chiedono a tutti e tutte di mobilitarsi per solidarizzare e chiedere la liberazione
immediata di Mimì, Dario e Francesco!
Contro l’economia di guerra e la repressione si risponde unitariamente con la lotta e la solidarietà di classe!
Dai luoghi di lavoro che sia chiaro il messaggio, Mimì, Dario e Francesco liberə subito!
Tocca uno, tocca tuttə!!
SI COBAS F.P, CUB Sanità, SGB Toscana, Sanitari Per Gaza
