Il 16 gennaio scorso è stato nominato, per i prossimi 3 anni, il nuovo Consiglio di Amministrazione di ITA-Italia Trasporto Aereo S.p.A., società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
In merito alle nomine dei componenti di un cda, l’articolo 5, comma 9 del Decreto-Legge 6 luglio 2012, n. 95, nonché l’art. 1 comma 10-septies del Decreto Milleproroghe 2025 (Legge n. 15 del 21.2.2025) stabiliscono precise limitazioni al conferimento, presso enti e società dello Stato e sue controllate, di incarichi dirigenziali o direttivi a soggetti in quiescenza.
E’ questo il punto rilevato dalla segreteria nazionale di Cub trasporti: come riportato da fonti giornalistiche, in particolare dal Fatto Quotidiano, a firma di Carlo di Foggia, pubblicato in data 5.3.2025 e dal Sole24Ore, pubblicato in pari data, a firma di Giorgio Pogliotti, l’attuale Presidente di ITA – Italia Trasporto Aereo, Dott. Sandro Pappalardo, risulterebbe essere in quiescenza, circostanza che, se confermata, lo renderebbe incompatibile con la carica per l’intero periodo dei tre anni previsto dalla nomina e che il medesimo incarico sembrerebbe essere stato conferito – e presumibilmente accettato – sempre secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, a titolo oneroso, con un compenso, che si indica nel medesimo articolo, stimato intorno ai 500.000 euro comprensivi di bonus, in apparente ed eventuale violazione della normativa vigente che prevede la gratuità di tali incarichi.
Esposto alla Corte dei conti
« Rilevato che – si legge nell’esposto presentato dal segretario cub trasporti ieri 5 marzo alla Corte dei conti – Il versamento di tale compenso, secondo quanto riportato dal giornalista del Fatto Quotidiano e dal giornalista del Sole24Ore negli articoli suddetti, sarebbe stato interrotto su disposizione interna della Compagnia aerea in questione; Si potrebbero configurare fondati dubbi sulla legittimità delle nomine effettuate e sull’utilizzo delle risorse pubbliche; Chiede Che codesta Spettabile Procura voglia disporre gli opportuni accertamenti, in ordine ai fatti esposti, valutando gli eventuali profili d’illiceità degli stessi e, in particolare, la sussistenza di un eventuale danno erariale. »
E’ del tutto evidente l’opportunità che quanto sta emergendo sulla stampa sia puntualmente verificato – si conclude l’esposto – e, possibilmente, siano individuate le relative responsabilità, peraltro considerando che l’impiego delle risorse economiche disponibili alla Compagnia aerea in questione, sia finalizzato alla creazione di posti di lavoro da destinare al personale AZ rimasto in cigs e prossimo ai licenziamenti, ma che ITA – Italia Trasporto Aereo stessa – non ha ancora provveduto ad assumere. »
TESTO INTEGRALE ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI
Rassegna stampa:
Il Fatto Quotidiano, 5 marzo 2025
Leggi anche, « Ita, ora lo stipendio del presidente va’ alla corte dei conti », Il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2025: