Questa mattina a Milano in piazza della Scala si è tenuta la conferenza stampa organizzata dai sindacati di base – presenti rappresentanti di Cub e USB – dalle associazioni palestinesi in Italia – Giovani Palestinesi e Khader Tamimi per il CPL – e dai lavoratori della Scala aderenti alla Cub Informazione e Spettacolo, che hanno comunicato le motivazioni per cui saranno in piazza venerdì 20 giugno in occasione dello sciopero generale proclamato a livello nazionale, per il settore pubblico e privato
In primis la richiesta di cessazione del conflitto in corso nella striscia di Gaza e del conseguente massacro di civili, cui si aggiunge il quasi completo blocco degli aiuti umanitari provenienti dall’estero, compresi cibo e medicinali.
Una richiesta allargata rispetto ai vari fronti aperti – Gaza, Ucraina e ora Iran – che coinvolgono l’Europa e i suoi cittadini e lavoratori, piagati dalle conseguenze di un’economia ormai ‘di guerra’, distante dal comune sentire e dai loro reali bisogni, con tagli al welfare e salari fermi da anni, in particolare in Italia, a beneficio di investimenti enormi nel settore bellico.
I sindacati di base e i gruppi palestinesi in Italia unitamente chiedono anche che il Governo italiano interrompa la collaborazione militare e di intelligence con Israele (è prossimo il rinnovo dell’accordo militare in tal senso tra i due Paesi), che in Italia vede direttamente coinvolta la Leonardo azienda che assembla e collauda i micidiali F35, utilizzati tra l’altro per bombardare i civili palestinesi. Infine una richiesta al Sindaco di Milano, e presidente della Fondazione Scala, Beppe Sala che i lavoratori del Teatro scaligero esortano a prendere posizione in merito al recente licenziamento della maschera rea di aver gridato “Palestina libera” all’inizio di una rappresentazione, come a prendere ufficialmente le distanze da Israele, sospendendo i rapporti istituzionali (Milano è gemellata con Tel Aviv), economici e culturali in essere.
Richiesta incontro al Sindaco di Milano Beppe Sala
Video_Cub_Usb_perchè scioperiamo il 20 giugno
Video_Giovani Palestinesi_Milano_il governo sospenda i rapporti con Israele
Il comunicato di Cub Info&Spettacolo Milano:
La Cub Scala sciopera il 20 contro il genocidio a Gaza e per la maschera licenziata.
E’ passata più di una settimana dal presidio organizzato dalla Cub Informazione e Spettacolo in piazza della Scala, al quale hanno partecipato numerosi lavoratori, giovani delle associazioni e la società civile milanese per sostenere l’annullamento del licenziamento della maschera che aveva gridato dalla prima galleria del Piermarini “Palestina libera”.
Il presidente della fondazione Scala, Giuseppe Sala, come Ponzio Pilato ha scaricato la questione di un licenziamento individuale sul consiglio di amministrazione. Una cosa che alla Scala non è mai successa. In tutto questo quadro brilla per la sua assenza il direttore del personale M. A. Amoruso. Al sovrintendente Ortombina e al presidente del C.D.A. la Cub Info e Spettacolo ha chiesto un incontro per discutere l’annullamento di questo provvedimento ma ad ora non è arrivata nessuna risposta. E’ la cosiddetta tecnica del muro di gomma.
C.U.B., U.S.B, ed S.G.B. hanno indetto per venerdi 20 giugno lo sciopero generale contro il genocidio a Gaza.
Contro le spese folli per gli armamenti, i tagli alla spesa pubblica e alla cultura e contro i bassi salari. Nella piattaforma tra le rivendicazioni la Cub Info e Spettacolo ha inserito la questione del diritto alla libertà di espressione e pensiero nei luoghi di lavoro. Scioperiamo contro i metodi autoritari e contro la repressione del dissenso portata avanti dai padroni nei luoghi di lavoro e dal governo con il decreto sicurezza. Scioperiamo per invertire il disegno autodistruttivo dell’umanità.
Stop genocidio. Stop war. Stop autoritarismo.
Cub Informazione e Spettacolo, Milano, 17 giugno 2025
Video_Roberto D’Ambrosio_Cub Scala Milano
RASSEGNA STAMPA ANNUNCIO SCIOPERO GENERALE
Radio Popolare, Metroregione, 17 giugno (dal min. 7)
Radio Popolare, Metroregione, 18 giugno (dal min. 10)