FLMU-CUB di Basilicata, ha preso parte attiva al presidio durante il vertice con Confindustria. Il nodo della questione riguarda soprattutto la vertenza PMC Automotive nello stabilimento di Melfi:

Nei primi giorni di aprile, i lavoratori PMC hanno tenuto assemblee di sciopero ad oltranza per ottenere commesse da Stellantis e garantire continuità occupazionale. La FLMU‑CUB ha aderito pienamente allo sciopero, sottolineando che l’obiettivo prioritario è la salvaguardia dell’intero organico
Durante l’incontro con l’azienda, tenutosi in Confindustria (a metà aprile), varie organizzazioni sindacali (Fim, Uilm, Fismic e Rsu) hanno sottoscritto un accordo che prevedeva incentivi all’esodo per circa 50 lavoratori e il mantenimento della cassa integrazione. La CUB ha fortemente criticato questo accordo, definendolo in contrasto con le direttive date dalle assemblee dei lavoratori, e ha preso le distanze da un’intesa che ha denunciato come “un passo indietro” senza garanzie reali.

La CUB continua a chiedere:
- Ripresa dello sciopero ad oltranza fino a che non si ottengono impegni veri;
- Coinvolgimento attivo di tutte le sigle sindacali in un tavolo unico per l’indotto;
- Chiarezza sugli incentivi e sull’intervento pubblico per garantire nuove commesse.
Il tema è strettamente legato all’assegnazione dei nuovi modelli elettrici e ibridi a Melfi: sebbene Stellantis confermi la produzione di 5 vetture full-electric entro il 2026, permangono forti dubbi su volumi e capacità dell’indotto di reggere una produzione stabile.
La protesta rimane aperta davanti ai cancelli della fabbrica, in attesa di risposte più solide da parte di Stellantis su investimenti e stabilità occupazionale.