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Prosegue la querelle sugli slot Alitalia

La Cub insiste per fare chiarezza sul passaggio degli slot Alitalia a livello europeo

Si tratta della terza missiva inviata agli organi competenti in Europa, per dirimere l’inconciliabilità tra le regole stesse Eu e quanto sta avvenendo in merito alla probabile acquisizione di Lufthansa della compagnia di bandiera Ita Airways che passerebbe alla concorrente tedesca anche i diritti di decollo e atterraggio in possesso di Alitalia e ora passati a Ita

 La Cub Trasporti, nella persona del segretario nazionale Antonio Amoroso, dunque scrive nuovamente alla commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager, che dovrebbe, è passato già diverso tempo dall’inizio della vicenda, pronunciarsi sulla legittimità o meno del passaggio degli slot Alitalia-Ita all’acquirente Lufthansa. Ad avviso della Cub si tratterebbe di pratica in contrasto con le regole della concorrenza dettate dalla stessa Eu, come sottolineato con una prima missiva inviata nel giugno dello scorso anno a cui è stato risposto in modo piuttosto inconsistente da parte di un collaboratore della Vestager.
“Sostanzialmente si ribadiva la legittimità del passaggio dei diritti di decollo e atterraggio – così spiega Amoroso – per il fatto che col passaggio degli aeromobili di conseguenza anche gli slot andavano a seguire ma resta il fatto che, per come stanno effettivamente le cose nei vari aspetti da prendere in considerazione, le normative Eu vengono violate”.

La prima missiva inviata dalla Cub faceva riferimento ad un’ampia documentazione pubblicata dal gestore degli slot olandesi – Assoclearance – che come gestore spetta al nostro Paese – il quale sembrava in effetti riconfermare la tesi proposta dalla Cub e non quella della Vestager, per cui a meno di non voler violare i principi di concorrenzialità, questo in Europa non può avvenire come invece può essere negli Stati Uniti.

In termini tecnici, se il take over totale o parziale – ossia il passaggio di ramo d’azienda o l’acquisizione totale di una compagnia – deve comprendere anche il trasferimento dei lavoratori cosa che nel caso di Ita Airways non è avvenuta con i lavoratori Alitalia rimasti esclusi.

A una nostra seconda missiva, in risposta a questa che consideravamo non esaustiva, ci venne risposto nuovamente nell’agosto del ‘23 mentre nel frattempo la signora Vestager veniva momentaneamente sospesa, facendone le su funzioni il Commissario europeo per la giustizia a cui l’incarico è stato affidato ad interim.  

Anche in questo caso le comunicazioni sono state latenti, quindi abbiamo proceduto a richiedere un’interrogazione parlamentare a livello europeo, firmata anche da alcuni deputati italiani, i quali però poi hanno dimenticato di dare alla Cub nota dell’avvenuto esito-risposta all’interrogazione. “In generale – commenta Antonio Amoroso – mi sento dui dire che ogni mondo è paese e che le regole vengono applicate o disapplicate in base a criteri non sempre facilmente interpretabili, per usare un eufemismo”.

“E qui – conclude Amoroso – siamo all’ennesima nostra missiva, alla quale speriamo giunga una risposta nel più breve tempo possibile, data la condizione di stallo e di apprensione in cui versano migliaia di lavoratori ex Alitalia e le loro famiglie. Ad ogni modo non ci fermeremo qui e l’intenzione è di arrivare fino alla corte di giustizia europea oltre che, ovviamente, mantenere in parallelo la comunicazione con la concorrenza ”.

LEGGI LA TERZA MISSIVA ALLA VESTAGER

Venerdì 5 gennaio – Radio Onda Rossa – intervista ad Antonio Amoroso

 

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