La situazione all’interno dell’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta (AMTS) di Catania si sta rivelando sempre più tesa e complessa. L’ultima volta che ci siamo occupati di questa partecipata pubblica – si legge nell’articolo di SUDPRESS del 28 maggio – interamente controllata dall’amministrazione comunale di Catania guidata dal sindaco Enrico Trantino, è stato in occasione dell’improvvida decisione del suo presidente Giacomo Bellavia di scendere in campo, comportamento discutibile sotto il profilo istituzionale, nella contesa interna a Confindustria, esprimendo sostegno per il candidato poi risultato pesantemente perdente: grave errore di stile e valutazione.
Adesso i problemi si spostano sul piano interno.
Il sindacato CUB Trasporti sta raccogliendo in questi giorni firme tra i lavoratori, raggiungendo la cifra record in poche ore di oltre 100 su un totale di circa 700 dipendenti, per promuovere un referendum contro alcune decisioni della dirigenza aziendale. Questa iniziativa testimonia il crescente malcontento tra i lavoratori, preoccupati per questioni irrisolte e per la mancanza di trasparenza nei processi decisionali.
Le criticità denunciate dal sindacato: Il documento redatto dal sindacato mette in luce diverse problematiche che affliggono da anni l’AMTS di Catania. In un periodo in cui la categoria degli autoferrotranvieri a livello nazionale è impegnata a recuperare salario e a migliorare le condizioni di lavoro e sicurezza, a Catania persiste la questione dei frequenti errori nelle buste paga. Questo problema, ormai considerato inaccettabile dai dipendenti, si accompagna a una marcata disparità di trattamento tra colleghi che svolgono le stesse funzioni.
Gli errori in busta paga: Gli errori nei cedolini, fenomeno incomprensibile nel 2024 con i mezzi informatici a disposizione, rappresentano un disagio significativo per i lavoratori, che si trovano a dover continuamente verificare e contestare le proprie retribuzioni. Questo problema non solo compromette la fiducia dei dipendenti nei confronti dell’azienda, ma incide anche sulla loro motivazione e produttività.
Disparità di trattamento: La disparità di trattamento tra colleghi è un altro tema critico sollevato dal sindacato. La mancanza di equità e giustizia nelle condizioni di lavoro crea un ambiente di lavoro divisivo e demotivante, che potrebbe portare a un calo generale delle performance aziendali.
La questione della trasparenza: Un altro punto focale della protesta riguarda la recente avvio di trattative aziendali di cui non è trapelato alcun dettaglio. Questo approccio, percepito come una violazione delle norme sulla trasparenza e dei doveri di informazione, ha ulteriormente alimentato il malcontento tra i lavoratori. Secondo il sindacato, il trasporto pubblico locale non è un “bene di pochi” ma un bene comune al servizio della mobilità dei cittadini, una risorsa essenziale che deve essere gestita in modo partecipativo e trasparente.
Il diritto dei lavoratori a essere coinvolti: Il sindacato CUB Trasporti sottolinea l’importanza di coinvolgere i lavoratori nelle decisioni che li riguardano direttamente. In quest’ottica, propone che, qualora si raggiungesse un’intesa, questa debba essere sottoposta alla consultazione dei lavoratori attraverso un referendum. Questo strumento di democrazia diretta permetterebbe ai dipendenti di esprimere la propria opinione e di sentirsi parte attiva nelle dinamiche aziendali. La raccolta firme promossa dal sindacato CUB Trasporti rappresenta un chiaro segnale del malessere che serpeggia tra i lavoratori dell’AMTS di Catania. Le questioni sollevate – dagli errori nelle buste paga alle disparità di trattamento, fino alla mancanza di trasparenza nelle trattative – evidenziano la necessità di un radicale cambio di rotta nelle relazioni interne e, probabilmente, anche esterne.