Oggi, mercoledì 28 maggio, si è tenuta a Trento la conferenza stampa, presente anche una delegazione dell’ARCI sezione “Ugo Winkler” di Brentonico (TN) che nel mese di aprile ha inviato a tutte le Organizzazioni Sindacali un documento con cui, accanto alla denuncia del genocidio palestinese in corso, chiedeva di non girarsi dall’altra parte e chiamare i lavoratori allo sciopero. All’incontro con la stampa la presentazione dello SCIOPERO GENERALE PROVINCIALE DI 24 ORE indetto dalle due organizzazioni sindacali di base – Cub e Sbm – per tutte le categorie del lavoro pubblico e privato per VENERDI’ 30 MAGGIO 2025 DALLE ORE 00:00 ALLE ORE 23:59 nonché le iniziative promosse per l’occasione
Uno sciopero per Gaza
Non ci sono più parole. Siamo di fronte al piano esplicito, formale, dichiarato, di soluzione finale della questione palestinese. Dopo 19 mesi di violenza genocida ed ecocida contro gli abitanti e la terra di Gaza, il Gabinetto di guerra israeliano ha approvato il piano di invasione del 90% della Striscia. Si chiama «Operazione Carri di Gedeone».
Più di due milioni di palestinesi verrebbero sfollati a forza e rinchiusi nel restante 10%, un territorio grande come Mantova, una città di quarantamila abitanti. Intanto continua il
blocco di cibo e acqua, con immagini strazianti di bambini scheletrici che si aggirano tra cumuli di macerie.
Alla morte o deportazione dei gazawi si aggiunge l’intento esplicito di annettere la Cisgiordania, cioè di realizzare il «Grande Israele» senza più tracce del popolo palestinese. Il tutto con la complicità dell’intero Occidente (governo italiano compreso).
Il parlamentare del Likud (lo stesso partito di Netanyahu) Moshe Saada ha proclamato sull’emittente televisiva Canale 14: «Sì, farò morire di fame gli abitanti di Gaza, sì, questo è un nostro dovere». Queste, invece, le parole del dissidente israeliano Gideon Levy: «Non esiste più “permesso” e “proibito” riguardo alla malvagità di Israele nei confronti dei palestinesi. È permesso uccidere decine di prigionieri e far morire di fame un intero popolo. Un tempo ci vergognavamo di tali azioni; la perdita della vergogna sta ora smantellando ogni barriera rimanente».
Di fronte a un tale orrore che si compie in diretta, continuare la nostra vita quotidiana come se nulla fosse ci è semplicemente insopportabile. E sappiamo di essere in tanti a provare un sentimento simile di angoscia, di impotenza, di rabbia. Per questo lanciamo uno sciopero generale per l’intera giornata di venerdì 30 maggio.
Uno sciopero che non sia solo astensione del lavoro – un’astensione che vorremmo la più ampia possibile e in grado di incidere sull’economia – ma astensione da tutto quell’insieme di gesti che riproducono la normalità sociale: fare la spesa, prendere un mezzo di trasporto, andare al bar, in banca, alla posta, prelevare dal bancomat, collegarsi ad Internet ecc.
Insomma, uno sciopero economico, sociale e umano affinché pensieri e gesti siano rivolti, almeno per un giorno, unicamente al popolo palestinese, alla sua indicibile sofferenza e alla sua indomita resistenza. Per questo stiamo pensando anche a un momento in un cui trovarsi collettivamente per leggere riflessioni, appelli, poesie e altre testimonianze da Gaza e per raccogliere fondi per la sua popolazione. Usciamo dalla logica delle parrocchie politiche con uno sforzo comune: diffondiamo il senso della giornata del 30, partecipiamo e invitiamo a partecipare. In gioco, insieme alle sorti di un intero popolo, è ciò che rimane della nostra umanità.
APPUNTAMENTO VENERDì 30 MAGGIO IN PIAZZA DANTE, TRENTO, ORE 9:30
Nel pomeriggio dalle 14:00 alle 17:00 in piazza DUOMO a Trento ci sarà un presidio con lettura di poesie e testimonianza da Gaza e sarà possibile effetuare la sottoscrizione per GAZA.
CUB Trento e SBM – (Per informazioni rivolgersi a: Ezio Casagranda-cell. 345 8839983 e Fulvio Flammini-cell. 349 5366000)