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75° Giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro, domenica 12 ottobre

Domenica 12 ottobre cade il 75° anniversario della Giornata dedicata alle vittime di incidenti sul lavoro, un numero che ogni anno – e questo non fa eccezione – vede una contabilità drammaticamente in crescita. Solo nei primi mesi di quest’anno si contano 674 morti, con un incremento dell’8,8% rispetto alle stime precedenti.
Oggi inoltre i morti e i feriti ci sono anche tra i lavoratori delle grandi aziende, anche pubbliche, dove i controlli sul rispetto delle normative di sicurezza dovrebbe essere al massimo grado. Si pensi solo agli ultimi casi in ordine di tempo: l’esplosione a un piano sotterraneo alla diga di Suviana nella Centrale idroelettrica Enel a Bargi nel bolognese che fece sette vittime, l’esplosione al deposito Eni di Calenzano (FI), cinque vittime che il 9 dicembre prossimo, a distanza di un anno dal giorno dello scoppio mortale, verranno ricordate con l’installazione di un monumento a cura del Comune di Calenzano, su proposta dell’Associazione Nazionale Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro di Firenze (ANMIL). E ancora l’incidente ferroviario a Brandizzo (TO) causato dalla mala gestione da parte di FS mentre si cercano responsabilità tra i lavoratori, infine il crollo di una trave portante nel cantiere Esselunga di Firenze, ascrivibile a un difetto di progettazione che nel cantiere, in appalto a società terza, provocò morti e feriti gravi.

“Finchè continuerà la pratica di affidamento dei lavori in subappalto, spesso e volentieri dal committente fino a varie aziende appaltatrici, finché le responsabilità non verranno fatte risalire senza fermarsi all’ultima azienda nella catena dei subappalti, finchè non ci saranno controlli puntuali e numerosi in tutta Italia – da anni si lamenta la carenza di ispettori ma i concorsi pubblici vengono rimandati e la patente a punti per le aziende introdotta dalla ministra Calderone per com’è impostata non risolve nulla – finchè le commesse saranno basate in primis a massimizzare il profitto a discapito di tutto il resto, le cose non cambieranno e gli appelli della politica, persino del Presidente della Repubblica, rimarranno lettera morta. La Cub – conclude Walter Montagnoli della segreteria nazionale – da anni è portavoce di una battaglia per ottenere anche l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, serve smuovere il Legislatore oltre che le coscienze di chi assiste a questo stillicidio continuo di morti che vanno invece per quanto possibile prevenute.”

👉🏻 Video Montagnoli

Per riflettere e sensibilizzare sull’importanza della sicurezza dei lavoratori, in occasione della “75° Giornata nazionale per le vittime degli infortuni sul lavoro”, Rai propone, domenica 12 ottobre, una programmazione dedicata, con iniziative editoriali televisive e digital. (Vai alla programmazione Rai per il 12 ottobre)

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