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Elezioni regionali Piemonte: confronto tra cub sanità e candidati

PIEMONTE: CONFRONTO PUBBLICO TRA I CANDIDATI PRESIDENTE DELLA REGIONE E CUB SANITA’

Venerdì 31 maggio i candidati alla Presidenza della Regione Piemonte hanno incontrato delegate, delegati e lavoratori del settore sanitario, sociale, educativo della CUB Sanità, ascoltando i tantissimi e gravi problemi vissuti dal personale e dai cittadini assistiti

L’incontro -moderato da Alessandro Zanetti della Segreteria Nazionale CUB– è stato introdotto da Elisa Petragallo, Segretaria Provinciale, e dagli interventi di Massimo (educatore di psichiatria), Cecilia e Salvatore (OSS in RSA), Alex (operatore dell’accoglienza), Davide, infermiere professionale. Le lavoratrici e i lavoratori hanno puntato il dito sulle conseguenze delle privatizzazioni: qualità sempre peggiore dei servizi, sia nelle aziende private che nelle stesse strutture pubbliche. La peggiore qualità dei servizi e del lavoro stanno infatti producendo disaffezione e fuga dal lavoro in sanità da parte di molte figure, anche tra quelle più qualificate. Sono state messe a fuoco molte questioni: dal rifiuto del sistema degli appalti alla richiesta di reinternalizzare servizi e assunzioni; alla questione della sicurezza sul lavoro e degli eccessivi carichi per troppo poco personale che non riposa mai, tra doppi turni e mancanza di riposi, conseguenza della logica del profitto e anche di leggi regionali che prevedono il sistema “industrialista” dei minutaggi, che legittima l’insufficienza cronica degli addetti nei servizi, in particolare quelli residenziali. E’ stato messo in evidenza l’impiego di forme contrattuali spurie o anche illegittime come le cosiddette “notti passive” e il dumping contrattuale per cui molte aziende passano a contratti peggiorativi, mentre CUB chiede che le istituzioni stabiliscano norme per cui il CCNL applicato debba essere quello di miglior favore, per riconoscere il valore sociale del nostro lavoro: tra il CCNL pubblico e quelli “spuri”, anche se magari firmati anche da CGIL-CISL-UIL, ci sono differenze anche del 30 e passa percento.

La posizione dei candidati alla presidenza della Regione

Da parte dei candidati Presidente, le risposte sono state concrete: Di Sabato, del Movimento 5 Stelle, nel dichiararsi disponibile al confronto anche dopo le elezioni, ha evidenziato l’importanza delle reinternalizzazioni, peraltro proposte dal suo partito anche a livello nazionale; l’importanza dei controlli, che dovrebbero portare anche alla revoca di autorizzazioni e accreditamenti.  

Francesca Frediani, candidata di Piemonte Popolare, ha sottolineato che la salute dei cittadini è sempre più nelle mani di grandi gruppi che perseguono logiche industriali e di profitto, tagliando i tempi di cura; ha evidenziato che da oltre 10 anni il Piemonte è privo di un Piano Sanitario e proposto che questo venga scritto con un ampio percorso partecipativo, allargato a tutte le associazioni, i sindacati e la cittadinanza.

Luisa Mondo (in rappresentanza della candidata del Centro-sinistra Pentenero) ha parlato della povertà che induce sempre più persone a rinunciare alle cure, alle deformazioni che la medicina difensiva e la privatizzazione generano nella pratica medica e ha criticato duramente la logica dei minutaggi.

Gianluca Vignale, già capo di Gabinetto e rappresentante del Presidente uscente Cirio, ha sottolineato che le risorse non mancano: nel 2023 sono stati spesi almeno 100 milioni in più in Sanità; che c’è stato un forte incremento di “strutture” residenziali ma va sviluppata anche la domiciliarità. Il tentativo della Giunta uscente è stato anche di promuovere maggiore monitoraggio e controllo del funzionamento, con una check list di controllo delle strutture gestite dal DIRMEI, organismo di monitoraggio nato dopo il Covid. Ha preso atto delle proposte di CUB Sanità, evidenziando come molte delle nostre segnalazioni siano effettivamente arrivate alle vigilanze, che le hanno opportunamente trattate.

Conclusioni dell’incontro

Alessandro Zanetti ha apprezzato l’apertura di dialogo mostrata durante l’incontro da parte di tutti i candidati, ha chiesto come mai se le risorse non mancano i servizi peggiorano. Forse perché finiscono in mani (e tasche) sbagliate? La Regione ha competenze determinanti per la vita deli servizi, dei degenti e del personale; indirizza la scelta di attivare o meno un appalto, di modificare le norme sul numero di personale, di controllare rigidamente la legalità dei comportamenti, può orientare la scelta dei CCNL applicati. Da parte della CUB continuerà la lotta quotidiana, all’interno dei posti di lavoro, ma anche in rapporto alle istituzioni e alle scelte politiche, con le quali si intende proseguire il dialogo. “Nel complesso  – commenta Zanetti – possiamo esprimere notevole soddisfazione, sia per la scelta di tutti gli schieramenti politici di venire a confrontarsi con la CUB, sia per la concreta apertura a un confronto che potrebbe produrre risultati nei prossimi anni. Dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori, come sempre.”

Cub Sanità Torino – Corso Marconi, 34 – 10125 Torino – torino@cubsanita.it

 

 

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