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Rinnovo parte normativa Ccnl autoferrotranvieri

AUTOFERROTRANVIERI, E’ ORA DI FARSI SENTIRE: SI RINNOVA LA PARTE NORMATIVA DEL CCNL

E’ la volta del rinnovo della parte normativa del CCNL degli Autoferrotranvieri, dopo la stangata ricevuta dalla categoria con il rinnovo della parte economica e “l’ubriacatura” della narrazione che CgilCislUilFaisa hanno mandato in onda raccontando successi e vittorie per aumenti salariali che non arrivano 6% mentre inflazione reale supera il 20% e il potere di acquisto delle retribuzioni è tagliato di un quinto in pochi anni.

La normativa contrattuale è importantissima in quanto incide sulla qualità della vita dei lavoratori in quanto stabilisce l’orario di lavoro, i riposi, le ferie, i nastri orari di lavoro, i livelli di sicurezza, e tutto ciò che ha un riflesso diretto sulla dignità e sulla serenità degli Autoferrotranvieri.

  • Non è un caso che le aziende di TPL facciano fatica a trovare chi è disposto a svolgere il lavoro di autista: bassi salari, carichi di lavoro enormi, responsabilità gravosissime, turni pesantissimi.
  • Non è un caso che le aziende di TPL, nonostante il sottorganico strutturale chi possiede la patente preferisce condurre il camion o prestare servizio nella logistica: il lavoro di autista di mezzi pubblici è degradato al punto da essere rifiutato da coloro che sono in cerca di occupazione ma che non sono disposti a sacrificare la vita familiare e personale per coprire turni spezzati e nastri orari che impegnano i lavoratori ben oltre le 39 ore settimanali.

A fronte di questa situazione diventa ancora più importante e necessario affrontare questa seconda parte della contrattazione nazionale rivendicando:

  • riduzione dell’orario di lavoro;
  • riduzione dei nastri orari;
  • compattamento dell’orario di guida;
  • aumento dei giorni di riposo annui;
  • sicurezza sul posto di lavoro;
  • tutela Legale per gli Operatori di Esercizio.

E’ il momento di rivalutare il mestiere di autista di autobus, pretendendo l’erogazione di specifiche indennità retributive e una rivalutazione dello stipendio percepito a fronte dell’aumento dell’inflazione, dell’’aumento dei prezzi dei generi alimentari, degli affitti o dei mutui.

Altro che spesa pubblica per il Ponte sullo Stretto: è ora che le istituzioni, a partire dall’ineffabile Salvini, prendano atto che è ora che si restituisca dignità ad una intera categoria, valorizzando il mestiere di Autoferrotranviere.

La vertenza nel TPL non è finita: è il momento di rendere nuovamente appetibile un lavoro fondamentale per la collettività. Servono una migliore qualità della vita e aumenti economici sostanziosi, in linea con i salari europei.

LA MOBILITAZIONE NON PUÒ E NON DEVE FERMARSI!

 

20.5.2025                                   ADL COBAS, , CONFEDERAZIONE  COBAS, SGB, CUB TRASPORTI

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