Dal 14 al 16 aprile si sono tenute le elezioni RSU. I risultati confermano il predominio dei sindacati confederali e delle sigle professionali, con una campagna elettorale povera di contenuti e ricca di promesse e premi, finanche a “lotterie “per comprare il voto.
Nel frattempo la sanità pubblica è allo stremo:
- Blocco delle assunzioni, concorsi poco partecipati e fuga verso il lavoro da gettonisti;
- Personale insufficiente, carichi di lavoro pesanti, troppa burocrazia;
- Nessun riconoscimento per il lavoro usurante.
Il nuovo contratto, respinto da CGIL, UIL e Nursing Up, proponeva un aumento del 6% contro un’inflazione del 17%, maggiore flessibilità, poche garanzie su sicurezza e formazione, e l’introduzione della figura dell’assistente infermiere.
CUB Sanità ha scelto la coerenza e le proposte concrete:
- Contratto unico per tutta la sanità, pubblica e privata;
- Assunzioni stabili, basta precariato;
- Condizioni di lavoro umane, meno carichi e orari compatibili con la vita;
- Meno burocrazia, più tempo per la cura;
- Diritto alla mensa oltre le 6 ore, anche nei turni notturni e festivi;
- Sistema di valutazione equo, che coinvolga anche coordinatori e posizioni organizzative;
- Stop alla competizione interna: vogliamo collaborazione e riconoscimento della vera qualità del lavoro;
- Riconoscimento del lavoro usurante.
Abbiamo anche denunciato con forza un sistema di valutazione arbitrario e discrezionale che alimenta discriminazioni salariali, divisioni e competizione sterile tra colleghi, ostacolando il reale miglioramento dei servizi. Coordinatori e posizioni organizzative dovrebbero essere i dipendenti del comparto a valutarli, per ristabilire equilibrio, trasparenza e fiducia nei luoghi di lavoro. Abbiamo le idee chiare e continueremo a portarle avanti con forza.
Nelle RSU, saremo voce scomoda ma necessaria, al fianco dei lavoratori e dell’utenza per una sanità pubblica più giusta, sicura ed efficace.
Cub sanità nazionale, Sede nazionale Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 fax 02/70602409
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