Nelle scorse ore la Cub ha pubblicato, tra molte, anche un’intervista con un aderente al Convegno della rete internazionali dei sindacati solidali e di lotta in corso a Chianciano Terme.
Le dichiarazioni di Yuri Samoilov, del sindacato minatori indipendenti ucraini, ha suscitato un vespaio di polemiche e di accuse alla Cub. Accusata appunto di schierarsi a favore del riarmo e di posizioni simpatizzanti l’economia di guerra che si fonda proprio sulla logica militarista.
La Confederazione Unitaria di Base tiene a sottolineare che il diritto alla libera espressione deve essere garantito, senza che ciò significhi da parte nostra un’adesione al pensiero di Yuri Samoilov.
La Cub resta fermamente contro qualunque logica imperialista e contro la logica bellica sottostante a qualunque economia che si fondi proprio sulla proliferazione delle armi, che rappresenta il primo tassello di un attacco alla classe lavoratrice, penalizzata nei salari e nell’occupazione, che è la prima ad essere pregiudicata nei suoi diritti fondamentali: dal welfare, alla sanità, alla scuola.
Dentro una rete internazionale possono esservi sensibilità e posizioni diverse, come è fisiologico che accada. Questo non significa aderire acriticamente a qualunque posizione venga espressa.
Cub è contro l’uso delle armi e la logica della guerra. Senza se e senza ma.
