Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

FLMU-Cub respinge il rinnovo Ccnl di Fim-Fiom-Uilm

CCNL MECCANICI: UNA MISERIA E MENO DIRITTI PER I LAVORATORI DELL’INDUSTRIA METALMECCANICA !
RESPINGIAMO IL RINNOVO DI FIM-FIOM-UILM!

Nei giorni scorsi è stato firmato il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici per le aziende aderenti a Federmeccanica. La piattaforma dei confederali riguardante il salario (280€ in tre anni, sforando i limiti imposti dall’indice IPCA), l’orario di lavoro a 35 ore settimanali, il contrasto alla precarietà sembravano un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti.
Ma contrariamente alle aspettative, la vertenza si è conclusa invece su ben altri contenuti, rientrando nello schema di contrattazione previsto dal patto di fabbrica e dalla
concertazione.

In sintesi ecco i contenuti del rinnovo:
SALARIO
Aumento salariale nettamente insufficiente rispetto alla perdita di potere d’acquisto e ampiamente al di sotto delle richieste in piattaforma dei 280 € in £ ANNI e concluso con
205€ in ben 4 anni! Il lavoratore di livello C3 percepirà in 4 anni un totale di 5.904€ di aumento corrispondente ad un aumento mensile medio di 113€! Al netto sono 70 euro al
mese!
ORARIO e FLESSIBILITÀ
L’orario di lavoro non è stato ridotto, anzi aumenta la flessibilità: Gli straordinari possibili passano da 120 a 128 ore all’anno e peggiora il massimale di orario multiperiodale per
prestazioni su più settimane da 80 a 96 ore annue!
L’azienda può disporre di più giorni di Permessi Annui Retribuiti a piacimento, da 5 a 7 giornate su 13 complessive e si accorcia la durata dell’esame congiunto per urgenze
improvvise da 10 a 3 giorni.

INQUADRAMENTO
In fatto di inquadramento, il lavoratore chiamato a svolgere una mansione inquadrata ad un livello più alto del proprio, avrà il diritto al passaggio di livello non più dopo 30 giorni
consecutivi o 75 giorni se frazionati in 6 mesi ma dopo 75 consecutivi o 120 frazionati.
Con questi contenuti è evidente che l’intesa raggiunta è ben lontana della piattaforma ma è perfettamente coerente con il patto per la fabbrica confederale: modello sindacale
costruito per non dare risposte al problema salariale né oggi né mai.

I contratti dagli anni novanta sono stati rinnovati assumendo a riferimento l’inflazione programmata in una prima fase e poi quella addomesticata definita IPCA.
Fim, Fiom e Uilm dal 2009, hanno accettato di contrattare gli aumenti salariali con riferimento solo l’indice IPCA che non tiene conto dei prezzi dei beni energetici importati e quindi non rappresenta MAI l’inflazione reale !
Sono stati, infatti, il gas e l’energia i fattori che negli ultimi anni hanno spinto il rialzo dei prezzi. Utilizzare per i rinnovi contrattuali un indice fortemente al di sotto della realtà ha
prodotto salari sempre più inferiori all’inflazione in tutti i settori.

Rivendicando solo un salario per recuperare l’inflazione, per giunta addomesticata, non si recupera quanto perso e l’aumento di produttività rimane tutta in mano alle imprese e si spiega così la caduta dei salari e l’aumento dei profitti.
Negli anni migliori della contrattazione, i salari sono stati rivendicati non con gli indici ma sulla base di un’autonoma valutazione dell’andamento dell’economia, del settore,
della produttività e del potere d’acquisto reale del salario. A ciò si aggiungeva la protezione del potere d’acquisto con la scala mobile: FLMU-CUB condivide pienamente
questa modalità e ritiene opportuno che i lavoratori la rilancino e la sostengano se non vogliono contratti a perdere per sempre.

Il rinnovo del contratto è l’unica opportunità dei lavoratori per rivalutare il salario perché pochi dispongono della contrattazione aziendale. I padroni dell’azienda invece
gestendo l’organizzazione, la tecnologia e il prezzo – prodotto, realizzano più sfruttamento ed aumentano i profitti ogni giorno.
I lavoratori possono avere ancora la possibilità di difendere i propri interessi solo se si organizzano in tutti i posti di lavoro per riprendersi il diritto a decidere cosa rivendicare e
su cosa lottare.
Ormai da molti anni i sindacati confederali decidono per loro e ormai il loro agire è più utile alle imprese che ai lavoratori a nome dei quali parlano.

La FLMU-Cub è nata per essere un sindacato fortemente radicato prima nelle fabbriche e poi nella società e fonda la sua azione sulla contrattazione e sul conflitto come mezzo
per regolare gli interessi diversi e vogliamo continuare a essere assieme a chi è interessato a cambiare le misere condizioni di vita che ci impongono.

VA RIMANDATO INDIETRO IL RINNOVO CONFEDERALE !
OCCORRE RILANCIARE LOTTA E VERA CONTRATTAZIONE, RAFFORZANDO IL SINDACATO DI BASE.

9 dicembre 2025 FLMU-CUB Segr. Naz.le
Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti – Confederazione Unitaria di Base
Firenze, Via di Scandicci 86 tel./fax 055/3200938 email: flmucuba@gmail.com

Scarica il comunicato Flmu-Cub 

CUB © 2022. Tutti i diritti riservati.