A sostegno della lotta degli agricoltori italiani ed europei.
È di queste settimane lo scoppio della battaglia degli agricoltori italiani e di quasi tutta Europa contro la distruzione dell’agricoltura operata dalle grandi multinazionali per garantirsi maggiori profitti, detenere il monopolio della produzione, qualità, quantità e varietà agricola e per scacciare migliaia e migliaia di agricoltori dalle proprie terre.
Se questa sventurata ipotesi si avverasse, non solo gli agricoltori non avrebbero più un sostentamento e sarebbero obbligati a svendere la terra ma anche tutti i cittadini e lavoratori non godrebbero più di prodotti di qualità, già oggi messa più che in discussione con politiche che favoriscono la produzione industriale a discapito della qualità dei prodotti, ma vedrebbero un aumento dei costi, una diminuzione della varietà e della quantità di derrate disponibili nonché una sottomissione al commercio globale delle stesse multinazionali alla faccia dei prodotti a chilometro zero, della sovranità alimentare, tanto sbandierata quanto non attuata, e della sostenibilità ambientale, anche per quanto riguardo l’aumento del trasporto dei prodotti da una nazione all’altra.
Politica portata avanti attraverso l’aumento dei costi, non solo del gasolio agricolo, la distruzione delle coltivazioni attraverso incentivi, la trasformazione di vaste aree in enormi distese fotovoltaiche o, peggio ancora, per la costruzione e cementificazione di zone sempre maggiori di territorio creando ancora più dissesti idrogeologici in Paesi che non ne hanno di certo bisogno.
La Comunità Europea è uno dei pilastri di questa politica che non favorisce neanche più un Paese a discapito di un altro, come spesso fatto negli anni passati e di cui gli agricoltori italiani hanno pagato un costo salatissimo, ma lavora per la sottomissione alle multinazionali di un intero continente. Opporsi non è solo un diritto ma un dovere di tutti i cittadini e lavoratori per cibi di qualità per tutti a prezzi contenuti, per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità e che garantisca una retribuzione adeguata ai lavoratori agricoli, troppo spesso vittime di grossisti e commerciati senza scrupoli, primo anello della catena delle multinazionali.
Per questi motivi, il Coordinamento Resistenza Genova appoggia e sostiene le richieste in tal senso dei lavoratori agricoli italiani ed europei e invita tutti i cittadini a
sostenere la lotta in atto. Solo con l’unità di tutti i lavoratori, di qualunque settore, per la difesa del reddito, del lavoro, diritto ad una vita sana, contro la svendita del patrimonio pubblico (vedi aree demaniali e Bolkestein) può esserci la speranza di bloccare le mire delle multinazionali ed evitare che peggiorino ulteriormente le condizioni di vita di tutti i lavoratori.
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Genova, 30/01/2024