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Alitalia: I commissari straordinari AZ hanno aperto le procedure di licenziamento per 2245 lavoratori

DOPO I FESTEGGIAMENTI DI GIORGETTI&CO PER LA PRIVATIZZAZIONE TEDESCA DI ITA

ARRIVANO I DOLORI DEI LAVORATORI PER I LICENZIAMENTI

A quanto pare i Commissari Straordinari AZ non hanno voluto aspettare ancora e, nonostante i licenziamenti del personale Alitalia non saranno anticipati prima del 31.10.2024, così come previsto dal D. L. 104 del 2023, il triumvirato Leogrande-Bertolini-Santosuosso ha già aperto le seconde procedure di licenziamento (dopo quelle di fine 2023) per 2245 dipendenti del Gruppo AZ (2198 di Alitalia Sai e 47 di Alitalia Cityliner).

Stavolta non si tratta di lavoratori volontari o “spintaneamente” messi fuori dalla porta in attesa della maturazione dei requisiti pensionistici ma di lavoratori che restano disoccupati e da ricollocare al più presto.

Al momento, stante la comunicazione inoltrata il 7.7.2024 (…domenica!) dai Commissari alle OO.SS. firmatarie del CCNL applicato, resterebbero escluse dalle procedure di licenziamento collettivo solo 121 lavoratori di Alitalia Sai, in servizio per espletare le attività della gestione commissariale.

Le procedure di licenziamento di Alitalia Sai riguardano 1312 Assistenti di Volo, 118 addetti delle Manutenzioni aeromobili, 92 Piloti, 389 impiegati di Staff, 408 addetti dell’handling. Quelle di Alitalia Cityliner coinvolgerebbero l’intero organico in forza: 38 Assistenti di Volo, 8 Piloti, 1 impiegato.

Restano in servizio, per ora, per svolgere le attività della gestione commissariale di Alitalia, nessun Assistente di Volo e Pilota, 1 segretaria del Ground di Fco, 14 lavoratori delle Manutenzioni di Fiumicino, 106 addetti dell’aerea Staff di cui 103 di Fiumicino, 1 di Napoli, 1 di Torino e 1 di Venezia. Le modalità di selezione di tale personale, non sono indicate nella procedura di licenziamento collettivo: una questione che dovrà essere esaminata caso per caso, al fine di verificare la congruità delle selezioni effettuate dai Commissari AZ con le normative esistenti.

Paradossale che di tale mattanza non se ne sia parlato nei giorni di festeggiamento per la soluzione tedesca, osannata dal Ministro Giorgetti e dal suo seguito, sindacalisti mainstream compresi (…al caldo sulle loro sedie nelle società in cui è stata smembrata Alitalia, aggiudicatesi per l’enorme professionalità espressa!).

E’ urgente, invece, che il Ministro Giorgetti allarghi i cordoni della borsa e renda disponibile le risorse necessarie per garantire un prolungamento della cigs ai lavoratori AZ, in modo da attendere che si compia l’annunciato rilancio di ITA e lo sviluppo dei Piani di impresa di Swissport Italia, la società che ha rilevato l’handling AZ e Atitech, la società che ha rilevato le manutenzioni.

Altresì urgente è l’intervento del FSTA anche per finanziare, come previsto nella Legge di Bilancio del 2021, i programmi per il mantenimento delle abilitazioni del personale, a cominciare dagli addetti che rischiano di veder allontanarsi la possibilità di essere ricollocati nel comparto.

Alla faccia della vittoria dell’Italia, raccontata da Giorgetti e dal Governo!

Non basta dire una bugia e gridarla forte per trasformarla in verità: Altro che successo per la soluzione della vertenza Alitalia! È arrivata la batosta per i lavoratori che si aggiunge a quella economica (…ne usciranno delle belle!) inferta ai contribuenti e al Paese, pur di mettere al riparo Lufthansa da eventuali esborsi oltre i 30 mln per le cause con i lavoratori, per i contenziosi insorgenti e per quelli in corso del top-management (…per questi ultimi sembra l’intero importo!).

Roma, 8 luglio 2024                                                                                     Cub Trasporti

ilmanifesto.it – 9 luglio 2024

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