SALTA LA PROROGA DI 6 MESI DELLA CIGS PER I LAVORATORI ALITALIA, IN FORSE IL PAGAMENTO DEI CREDITI MATURATI
“Ora Basta: Vi seppelliremo di proteste”, commenta Cub Trasporti, tra i sindacati che da mesi seguono da vicino questa vicenda ormai al limite del kafkiano.
E’ dell’ultim’ora la notizia che nel testo del Decreto Lavoro varato dal Governo il 1.5.2023 e “bollinato” dalla Ragioneria di Stato con ritardo ma ormai in Gazzetta Ufficiale, salta la proroga di 6 mesi della cigs per i dipendenti Alitalia Sai in A.S.: continua l’accanimento nei confronti dei lavoratori AZ. Si conferma anche nell’art.31 del Decreto Lavoro l’attacco mosso dal Governo ai lavoratori e ai poveri con quanto varato il 1 maggio 2023.
Non solo la ex-Compagnia di Bandiera italiana è stata ridimensionata e smembrata, per cedere, dopo il passaggio delle attività di handling a Swissport Italia e quelle delle manutenzioni ad Atitech, le attività di volo a Lufthansa e, quindi, privare l’Italia di un vettore in grado di assicurare le connessioni da/per e all’interno del nostro Paese.
Non solo sono stati tagliati i salari di chi è rimasto a lavorare e altri 3700 lavoratori sono rimasti in cigs, colpiti dai ritardi di pagamento della cassaintegrazione e dal taglio del Fondo di Solidarietà che integra la stessa cigs.
E’ la volta della beffa dopo il danno: Neppure il breve prolungamento di 6 mesi inizialmente previsto nella bozza del Decreto Lavoro è passato sotto il vaglio della Ragioneria di Stato: VERGOGNOSO!
Il danno di quanto previsto nel testo definitivo del Decreto Lavoro sembra ancor più grave se si confermerà che i restanti proventi dell’Amministrazione Straordinaria nella liquidazione di Alitalia Sai, per gran parte venduta ad ITA ad 1 euro (sic!), saranno destinati a risarcire il debito dello Stato: NON VORREMMO SI STIA TENTANDO IL COLPO DI SPUGNA SUI CREDITI DEI LAVORATORI MATURATI SIA PRIMA DELL’AVVIO DEL COMMISSARIAMENTO AZ (2.5.2017) CHE DURANTE L’ATTIVITÀ DEI COMMISSARI AZ DURANTE LA LORO GESTIONE.
E’ ASSOLUTAMENTE EVIDENTE CHE TUTTO CIÒ NON È ACCETTABILE: NÉ IL MANCATO PROLUNGAMENTO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, PERALTRO TAGLIATI DEL 25% DAL PRECEDENTE GOVERNO E MAI RIPRISTINATI DALL’ATTUALE, A DISPETTO DELLE SUE PROMESSE, NÉ L’EVENTUALE FURTO DELLE COMPETENZE DEI LAVORATORI.
TUTTO CIÒ DETERMINERÀ UNA REAZIONE CHE COINVOLGERÀ L’INTERO SETTORE AEREO-AEROPORTUALE E IL SUO INDOTTO. UNA PROTESTA CHE PARTIRÀ GIÀ DALLE PROSSIME ORE E ATTRAVERSERÀ LA GIORNATA DI SCIOPERO NAZIONALE DI 24 ORE DEL SETTORE DEL 19.5.2023.
La Cub Trasporti annuncerà a breve la data di un’assemblea dei lavoratori Alitalia e del Trasporto Aereo e un programma di iniziative che diventeranno incessanti. La vertenza Alitalia è diventata paradigmatica: nessuna trasparenza nelle assunzioni in ITA, tagli salariali e normativi, ammortizzatori sociali ridimensionati nella durata e nella quantità, documenti segretati e consulenze stellari, aumento del precariato.
BASTA: GIU’ LE MANI DAL LAVORO, DAI DIRITTI E DAL SALARIO
Guarda il servizio di TGCom24 del 5 maggio 2023
Leggi l’articolo in La Verità del 5 maggio 2023, “L’uomo comunicazione Cgil ha fatto affari con l’Alitalia che lascia a casa i dipendenti”