Sono ore drammatiche che stanno succedendo in seguito al maltempo verificatosi in Campania nel tardo pomeriggio di ieri, numerosi i comuni colpiti, dall’avellinese al casertano e, proprio nel casertano, a San Felice del Cancello – frazione Talanico – risultano disperse due persone. Una madre con il figlio travolti da una discesa di fango – in seguito ad uno smottamento – e detriti, mentre rientravano a bordo della loro Apecar, un lavoratore, un’asfaltista che accompagnava la madre a casa dopo averla aiutata nella raccolta di nocciole, un legame fatto di amore tra madre e figlio.
Un fiume in piena, come testimoniano i cittadini del posto, con canali ostruiti anche dalla presenza di numerosi detriti lungo le vie di scolo, oltra alla mancanza di alberi causata da un rogo di inizio agosto che ha devastato la pineta di Talanico. Cosi sono stati travolti e inghiottiti dal fango Giuseppe ed Agnese, attualmente numerose squadre dei Vigili del Fuoco sono alla ricerca dei dispersi, rinvenendo solo il mezzo in cui viaggiavano i due cittadini catapultato in una scarpata a 100 metri da casa.
Un paese, quello di San Felice a Cancello, già segnato da altri eventi catastrofici e di vittime. “Un paese distrutto”, così come ha commentato il Sindaco.
CUB Campania, manifesta la propria solidarietà per tutti i cittadini coinvolti dal nubifragio, inoltre, lancia un monito ai sindaci delle zone colpite: la sicurezza dei cittadini spetta alle amministrazioni comunali.
Gli avvisi emessi dalla protezione civile della Regione Campania a mezzogiorno di lunedì, quando era stato esposto, appunto, un avviso di allerta meteo di «colore giallo» riguardante tutto il territorio regionale dalle ore 12 alle 23.59 della giornata di martedì 27 agosto non doveva essere sottovalutato e, la presenza dei detriti è un fatto grave, in quanto hanno ostruito il passaggio delle acque meteoriche creando veri e propri tappi che hanno deviato il corso dell’acqua, allagando case e intrappolando gli automobilisti in strade che si sono trasformate in veri e propri torrenti.
Per il Segretario Nazionale della CUB Amendola Marcelo: “La Campania non è nuova a queste emergenze idrogeologiche, già nel maggio del ‘98 a Sarno successe qualcosa che avrebbe dovuto insegnare, evidentemente dopo 25 anni e tante emergenze ignorate, ancora oggi non si vuole capire che è primordiale mettere in sicurezza il territorio. Oltre alle vite che si potrebbero salvare si creerebbero migliaia di posti di lavoro in tutta Italia, perché il problema è uniforme e diffuso su tutto il territorio nazionale”.
Napoli, 28 agosto 2024
CUB Campania