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CUB Trento: No all’Autonomia differenziata. Sì alla Sanità Pubblica

La Legge per l’Autonomia differenziata rischia di produrre un selvaggio regionalismo che segna l’inizio della fine del Paese, dei diritti civili, sociali, di diritto alla Salute, all’istruzione, ai trasporti e al diritto salariale. Introduce il concetto di managerialità per nascondere la privatizzazione dei servizi e la promozione dei sistemi assicurativi sostitutivi.

L’avvio della demolizione del SSN avvenne ad opera del Ministro De Lorenzo, che fece approvare il Decreto-Legge n° 502/1992 che introduceva devastanti concetti di Aziendalizzazione, Regionalizzazione, Privatizzazione. Una vera e propria contro-riforma che aveva l’obbiettivo della totale privatizzazione della Sanità, fatta di 20 Servizi Sanitari Regionali.

Già ora sono milioni i cittadini che rinunciano alle cure perché non le possono pagare. L’Autonomia differenziata, anche per la sanità, sarà solo il viatico per il risorgere dei vecchi sistemi mutualistici, assicurativi e strumento per attivare forme di dumping salariale e svuotare i CCNL.

La Sanità deve rimanere: Pubblica, Universale e Gratuita!

CUB si batte per nuove assunzioni, la stabilizzazione dei precari e per riconoscere un salario dignitoso a chi opera all’interno della Sanità come condizione indispensabile per la riduzione delle liste d’attesa.

Confederazione Unitaria di Base – Trento

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