La Cub di Pisa descrive come in questi anni gli appalti al Comune di Pisa non hanno guardato agli interessi della forza lavoro e per questo sta sostenendo la loro protesta. A dimostrarlo il fatto che, nonostante le innumerevoli commissioni consiliari e le prese di posizioni dei consiglieri di maggioranza e minoranza, non siano stati approntati efficaci interventi sui bandi per migliorare le condizioni salariali delle lavoratrici, accrescendo anche quantità e qualità dei servizi erogati per gli utenti
È il caso non solo della gara delle pulizie ma di quella dei servizi refezione, in entrambi i casi avevamo spiegato che la base di partenza di una gara avrebbe dovuto essere una quantificazione maggiore del costo orario del personale e un aumento delle ore contrattuali. Non basta in alcuni casi appoggiarsi a una gara Consip, quando è invece possibile migliorare i contenuti del Bando, non basta garantire genericamente la salvaguardia dei livelli occupazionali, quando si riducono invece le ore contrattuali.
Ma scelte come quelle da noi auspicate – prosegue Federico Giusti della Cub di Pisa – avrebbero determinato aumento di spesa per l’Ente mentre a prevalere sono state ancora una volta le logiche del risparmio sulla pelle di lavoratrici con contratti a tempo parziale e salari decisamente inferiori a quelli degli enti locali (che sono peraltro i più bassi di tutta la Pubblica amministrazione).
La Cub, come altre sigle sindacali, ha promosso lo SCIOPERO DEL 14 OTTOBRE nell’appalto della refezione scolastica, in cui si è tenuto un presidio davanti al Comune (video: https://youtu.be/maJFkY9rohU).
Comunicato per lo sciopero del 14 ottobre: Sostenere_lo_sciopero_refezione_CUB_Pisa.pdf
Articolo del 15 ottobre su La Nazione-Pisa: LaNazione.it/pisa/la-strada-errata-degli-appalti-del-comune