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Assemblea dei lavoratori: Alitalia, ITA, Swissport e Atitech

ALITALIA:

Il Decreto Asset ed Investimenti, all’art.12 stabilisce alcuni interventi che riguardano il futuro dei lavoratori del Gruppo Alitalia che non sono transitati alle dipendenze delle società in cui è stata smembrata la ex-Compagnia di Bandiera italiana (ITA, Swissport e Atitech).
Tale Decreto, che dovrà essere convertito in legge entro il 10.10.2023, prevede, come richiesto da numerosissime iniziative di mobilitazione dei lavoratori AZ:

  • il prolungamento della cassintegrazione in scadenza il 31.12.2023, fino al 31.10.2024, ovvero di 10 mesi anziché di soli 6 mesi come era stato previsto nella bozza del Decreto Lavoro del 1.5.2023 ma poi cancellato nella stesura definitiva;
  • il tentativo di favorire la ricollocazione dei dipendenti AZ, esonerando le aziende private che li assumeranno a tempo indeterminato dal versare i contributi previdenziali per 36 mesi.

La norma che andrà in discussione in Senato e alla Camera, però, senza che siano erogate le differenze della prestazione del Fondo per il 2023 fino all’80%, nonostante i risparmi ottenuti per l’anno in corso e in presenza di una accertata capienza da parte del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo, nello stabilire che la proroga sancita sarà l’ultima proroga della cigs, stabilisce che:

 la prestazione integrativa alla cigs del FdS del T.A. sarà pari al 60% della retribuzione percepita in servizio, anziché l’80%, come è per i dipendenti delle aziende dell’intero comparto aereo-aeroportuale. Un taglio che estromette di fatto i lavoratori di terra dalla prestazione del Fondo;
la definizione di un tetto di 2500 € della prestazione da destinare al personale del Gruppo AZ, sia di terra che di volo, significando una riduzione della integrazione alla cigs, in alcuni casi, come per i Comandanti, che fa raggiungere ai versamenti complessivi solo il 30% di quanto percepito in servizio;
 la sospensione dell’erogazione della cigs per coloro che a partire dal 1.1.2024 abbiano raggiunto i requisiti pensionistici di vecchiaia e, addirittura, con un dispositivo illegittimo, la pensione anticipata. Ciò, peraltro, senza prevedere neppure un esonero peri lavoratori “pensionabili”, dal preavviso.

SWISSPORT:

Il bando di riordino aeroportuale di Fiumicino, sospeso per l’estate, presto assegnerà le attività a tre operatori aeroportuali, escludendo, stando alle notizie circolate, Swissport, la società che ha rilevato le attività di handling del Gruppo Alitalia. E’ di 2 giorni fa, comunque, la sentenza del TAR che ha bocciato il ricorso di alcune compagnie aeree che puntavano a delegittimare il riordino sancito da Enac da oltre 7 anni, confermando invece la legittimità della riduzione a 3 operatori la “spartizione” delle attività di handling in pista a FCO. Tutto ciò rischia di produrre riflessi importanti in termine di riassegnazione delle attività nell’aeroporto di Fiumicino con la concreta possibilità che si verifichi lo spostamento di numerosi lavoratori da una società all’altra, in ottemperanza della clausola sociale che, come sappiamo, essendo tutt’altro che “granitica”, troppo spesso è elusa o gestita in modo poco trasparente, con la complicità delle OO.SS. che ne dovrebbero garantire e controllare la corretta applicazione. Se è verosimile che non si verifichino ulteriori problemi occupazionali in questa fase. È, però, evidente che per i lavoratori si apre un altro “giro di tango” che va seguito con la dovuta attenzione, pretendendo equità e trasparenza, in modo che non siano messi in discussione diritti e tutele di centinaia di lavoratori che provenendo da Alitalia Sai in A.S. hanno già toccato con mano il degrado delle condizioni di lavoro e che non possono essere chiamati a dover subire ulteriori sacrifici e perdita di diritti.

ATITECH:

Dopo l’apertura delle procedure di cigs poi ritirate, la società che ha rilevato solo un anno fa le attività di manutenzione di Alitalia Sai in A.S., si è apprestata di nuovo ad avviare le comunicazioni per l’attivazione dei contratti di espansione, con utilizzo di cigs, da applicare nei prossimi 8 mesi. Anche in questo caso sarà necessario verificare l’applicazione di tale ammortizzatore sociale che riteniamo peraltro ingiustificato ma che, comunque, non può produrre penalizzazioni e discriminazioni tra i lavoratori, perpetrando un modello adottato e di cui i lavoratori del settore ne conoscono i dettagli. Per poi non parlare della necessità dei lavoratori delle manutenzioni di avere visibilità sul loro futuro, alla luce degli sviluppi della vicenda Alitalia-ITA.

ITA:

La nano-compagnia, nata dalle ceneri di Alitalia, non riesce ancora ad avere l’orizzonte industriale che compete ad una compagnia di bandiera di un Paese di 60 mln di abitanti, la cui economia si fonda per una importante quota sul turismo. Ad oggi ITA, vettore pubblico al 100%, non ha voluto rendere pubblici i meccanismi di assunzione, tantomeno si sta definendo il suo futuro. La girandola di voci non lasciano presagire nulla di buono: a quanto pare mentre si avvicina il rischio di dafault per la newCo, LH sembra allontanarsi e la sortita di Aponte appare tutt’altro che concreta. In ballo ci sono oltre 3500 posti di lavoro e la necessità che si creino le condizioni che si “imbarchino” il resto delle persone lasciate a terra dopo la privatizzazione.

Mentre il Governo sembra voler proseguire la politica della miseria,
revocando il reddito di cittadinanza e rifiutando la definizione di un salario minimo,
spetta a noi far sentire la nostra voce, difendere i nostri diritti e salari.

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