Comunicato stampa 13 maggio 2023 – Unione Inquilini – Segreteria Nazionale
Caro affitti, studenti: “Emendamento governo sia occasione per destinare i 660 milioni di euro non a privati ma a studentati pubblici”.
Dichiarazione di Silvia Paoluzzi Esecutivo nazionale Unione Inquilini.
Il governo ha annunciato bluffando che in risposta alle tende degli studenti contro il caro affitti ha stanziato 660 milioni di euro. In realtà il governo ha avuto il via libera della Commissione europea in relazione agli aiuti di Stato.
Ma resta il fatto che quelle ingenti risorse sono destinate a privati esentasse per fornire alloggi a studenti per il solo periodo della didattica e fino al 2026. Un’assurdità economica che diventa regalia a privati e debito per i cittadini.
Ora tenuto conto delle prese di posizione di organizzazioni studentesche, rettori, sindacati, organi di stampa e parte importanti della politica noi chiediamo che l’emendamento del governo diventi occasione per cambiare l’impostazione dell’utilizzo di quei 660 milioni da destinare a privati reindirizzando quelle risorse a università , comuni e regioni per destinarli a studentati pubblici e strutturali attraverso il recupero di immobili pubblici anche del demanio civile e militare oggi inutilizzati. Per esempio a Roma si potrebbero utilizzare parte dei padiglioni del Santa Maria della Pietà.
Contestualmente il governo apra un tavolo con organizzazioni degli studenti, rettori, sindacati inquilini per un piano pubblico nazionale di studentati pubblici. Se dobbiamo fare debito con risorse del Pnrr facciamolo per investimenti pubblici non per regali a tempo a privati.
Ascolta l’intervista a Walter De Cesaris su caro affitti studenti e famiglie – Lunedi 15 maggio ore 8.45 – RadioInblu la radio nazionale della Conferenza episcopale italiana – dal minuto 13:20
Guarda il video prodotto da Unione Inquilini Padova sulla lotta degli studenti contro il caro affitti.
UNIONE INQUILINI MILANO – Comunicato su caro affitti e protesta studenti universitari
L’Unione Inquilini di Milano esprime la piena e convinta solidarietà con la protesta degli studenti di Milano che da giorni si sono accampati davanti alla sede del Politecnico; il gesto di Ilaria è stato già raccolto da decine di altri studenti e rilanciato dalle organizzazioni studentesche in tante altre città di Italia. La voce della protesta ha raggiunto i palazzi del potere e sta facendo discutere tutto il Paese sulla condizione di chi oggi è costretto a pagare 700 euro e più di affitto per una camera a Milano, a Bologna o a Roma.
Ora il Governo Meloni si è già affrettato a dire che i 660 milioni di euro di finanziamento per la costruzione di nuovi alloggi e residenze universitarie saranno confermati con un emendamento ad hoc. Perché su questa vicenda, cioè il rischio di perdere i fondi previsti dal PNRR già denunciata tra gli altri dalla Link-Rete della Conoscenza, il Governo ha aspettato così tanto a fare l’unica cosa sensata, cioè intervenire presso la Commissione europea per tentare di risolvere il pasticcio combinato dal precedente Governo? E’ evidente che questo è avvenuto solo a seguito delle proteste degli studenti e del risalto che hanno avuto sugli organi di stampa.
Il caro affitti per gli studenti a Milano e in tante altre città di Italia è solo la punta dell’iceberg di una emergenza abitativa ben più vasta creata dalla crescita incontrollata dei valori immobiliari (cresciuti del 43% dal 2015 a oggi quando i salari nominali sono aumentati del 5% e quelli reali diminuiti) alla mancanza di efficaci vincoli alla speculazione e di un ruolo calmieratore dell’intervento pubblico. E’ una emergenza che in Italia riguarda sempre più un’intera generazione di giovani lavoratori, precari a vita e sottopagati, ma anche famiglie sotto sfratto o già di fatto espulse dalla città in cui lavorano ma in cui non possono vivere per i salari da fame e i costi insostenibili della casa e della vita in generale!
Agli studenti milanesi e alle loro famiglie rivolgiamo l’appello a costruire da subito un movimento per il diritto alla casa per tutte e per tutti che comprenda sia gli studenti fuori sede che in numero sempre maggiore si iscrivono negli atenei di Milano (oltre 70 mila i fuori sede a Milano), a partire dai quasi 3000 idonei non beneficiari che non hanno ottenuto la borsa cui hanno diritto, sia le migliaia di famiglie che stanno perdendo la casa perché non riescono più a sostenere il caro affitti, aggravato dalla micidiale inflazione generata dalla guerra, e vengono quotidianamente gettate sulla strada a seguito di sfratti ed esecuzioni immobiliari o addirittura non riescono a trovare nessuno che gli affitti una casa per redditi considerati troppo bassi e a rischio morosità.
Al governo chiediamo tra l’altro, oltre a cospicui stanziamenti per la casa e per l’edilizia universitaria, che si metta un tetto agli affitti per evitare la crescita incontrollata della speculazione immobiliare.
Al Sindaco di Milano e al suo “iperattivo” Assessore alla Casa rivolgiamo l’invito a fare meno chiacchiere sui social e nei Forum e ad agire invece con risorse e atti concreti per recuperare il grave ritardo dell’amministrazione milanese su temi come la tutela delle famiglie sfrattate, per le quali al momento non esistono soluzioni neppure con le assegnazioni temporanee o tramite i Servizi Sociali, la regolamentazione degli affitti turistici e la riqualificazione dei quartieri popolari e dei 12000 alloggi erp da troppo tempo sfitti a Milano, equamente divisi tra alloggi ALER e comunali.
Sono temi di confronto reali e seri, rispetto ai quali non tanto noi, ma un bel pezzo di questa città, attende da troppo tempo risposte immediate e non impegni fumosi e astratti in affollate conferenze stampa!
Partecipa all’incontro “La casa è un diritto”- Azioni e riflessioni per un abitare possibile (scarica la locandina)
Sabato 20 maggio 2023 – ore 15:00 – Casa della cultura – via Borgogna, 3 – Milano (MM1 san Babila)
Intervengono: Gianni Belli, presidente nazionale Unione Inquilini – Alice Boni e Salvatore Porcaro, ricercatori indipendenti – Enrico Gargiulo – sociologo Università di Bologna e attivista diritti all’abitare – Gabriele Mariani – coportavoce Milano in Comune.