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Come si lavora alla Marcegaglia di Ravenna

Lo stabilimento Marcegaglia SPA e Marcegaglia Carbon Steal Spa è il più importante del gruppo Marcegaglia, in quanto in posizione strategica a livello logicistico e spedizione. Innanzitutto si trova all’interno del porto di Ravenna, con il più grande terminale del porto. A parte le linee di produzione che trasformano il materiale in acciaio, viene prodotto sia per i clienti che per tutti gli altri stabilimenti. Vengono spediti: su gomma, circa 300/350 camion giornalieri, via nave (dove viene effettuata la tentata vendita nel mondo), via treno per i paesi Europei (30 vagoni per volta su 3 turni) ai vari clienti svizzeri, tedeschi, etc.
Negli ultimi 10 anni la Marcegaglia Ravenna ha investito negli impianti per migliorare la qualità e produrre sempre di più per avere sempre più utili ma non ha mai investito neanche un euro per le lavoratrici e i lavoratori.

Nel 2013 hanno applicato per i nuovi assunti il cosiddetto salario d’ingresso, nella quale un neo assunto raggiungerà gli stessi diritti di contribuzione (14esima) rispetto ad un lavoratore assunto con vecchio contratto, dopo 5 anni. Tutto ciò per volontà di due sindacati, la FIM e la UILM.

Dal 2011, grazie sempre alla FIM e alla UILM che assecondano l’azienda nasce un contratto di 2° livello, non più fisso ma a premio variabile in base ad un ISTAT di produzione di malattie e di infortuni la quale ogni anno un 40% dei lavoratori non lo percepisce in quanto supera i giorni di malattia o i vari infortuni visto e considerato
che basta un’influenza, una polmonite o una lombo-sciatalgia per superare i giorni di malattia. Mentre chi già ha i giorni di malattia pregressi, non raggiungerà mai il premio.

Nel 2020 durante la pandemia da Covid, dal 26 marzo, la Marcegaglia apre la cassintegrazione per il Covid, circa 400 dipendenti vengono messi in cassintegrazione, alcuni anche per tre mesi. Lavorando sotto organico nelle linee di
produzione, nella logicistica e nelle spedizioni, utilizzando lavoratori di ditte esterne e cooperative per sostituire i dipendenti Marcegaglia. Nel 2020, l’azienda pur avendo i dipendenti in cassintegrazione batte il record del fatturato, nel 2021 eroga il premio ai lavoratori che non hanno superato la malattia raddoppiandolo, non eroga il premio a tutti i lavoratori che hanno superato la malattia compreso gli affetti dal covid o i contatti con affetti da covid!

Novembre 2022: la direzione Marcegaglia comunica, a causa degli ordini ridotti alcuni impianti si fermano quindi le ferie vengono forzate per quasi tutti i lavoratori. Dicembre 2022: stesso discorso, mentre dal 2021 ad oggi i decappaggi 1 e 2 ed il tandem il fine settimana son per la maggior parte fermi a causa dei magazzini pieni, i lavoratori di questi impianti ci rimettono ferie ed identità di turno, mentre i sindacati confederali che gestiscono la RSU non hanno mai cercato di venire incontro ai lavoratori insieme all’azienda.
Gennaio 2023: quando fù annunciato dalla FIM, FIOM, UILM, USB e Direzione che si aprisse la cassintegrazione perché non c’erano ordini ed i costi di luce, gas erano troppo elevati. Tutto ciò non è accaduto perché da gennaio ad oggi, il ritmo della produzione delle spedizioni è stato raddoppiato mentre a dicembre 2022 scadeva il contratto di 2° livello, dove dopo i vari incontri, il referendum per l’ipotesi presentata dai confederali non si è riuscito ad ottenere nulla in quanto l’azienda ha detto che non darà nulla, tranne che 100 euro sul premio infortuni e 150 sul
variabile. Un’azienda che investe 250 milioni d’euro nel mese di gennaio, che acquista un’acciaieria in Irlanda, non investe sui lavoratori con il costo della vita, come dicono le statistiche che Ravenna sia una delle città più care d’Italia.

Le Ditte esterne svolgono il lavoro logistico (carico/scarico camion, treni, linee di produzione), all’interno dello stabilimento con stipendi sottopagati e pochi diritti, la maggior parte dei lavoratori vengono gestiti dai preposti Marcegaglia, soprattutto il fine settimana nei turni pomeridiani e notturni con poca sicurezza senza nessun container adibito a spogliatoio e uno adibito a mensa, soprattutto se un lavoratore viene segnato da un dipendente interno, viene direttamente espulso per qualsiasi cavolata combini.

Il microclima all’interno dei vari capannoni è da anni che non viene gestito dalla Marcegaglia, la quale affermò di dover investire in merito al problema.
La sicurezza: la RLS, interna è inesistente visti i vari problemi in vari reparti dell’ambiente e sicurezza persistenti con strafottenza ed egoismo da parte degli RLS confederali anche perché qualche RLS, come qualche delegato si trova a
svolgere una doppia mansione (preposto aziendale, responsabile di reparto e delegato e/o RLS). Quindi la sicurezza viene applicata dall’azienda per quello che conviene a loro.

Sono state fatte negli ultimi 2 anni circa 100 assunzioni ma sono state date molteplici dimissioni sia da neoassunti che colleghi dipendenti da 20 anni (con un totale di 100 dimissioni). Tanto che la direzione fino a qualche anno fa, vantava
che fuori dallo stabilimento ci fosse la fila di lavoratori che volesse lavorare lì, mentre adesso non c’è più la fila ed accedono alle assunzioni di diversi lavoratori – indirettamente – tramite dipendenti presso ditte esterne.

Luglio 2023

FLM Uniti CUB

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