Alla dirigente scolastica vengono contestati “modi autoritari” nella gestione dell’istituto, a cui si aggiunge il mancato rispetto dell’attività sindacale e il sospetto di favoritismi che la preside nega ritenendo di operare nel rispetto della legge e di non comprendere le lamentele dei docenti – sono 81 quelli che hanno espresso il proprio dissenso e altri docenti storici hanno ottenuto il trasferimento – Ai docenti dell’alberghiero arriva la solidarietà da parte di diversi colleghi di un altro istituto torinese, il Peano.
A seguito del presidio di lunedì 9 dicembre davanti l’Ufficio scolastico regionale, i docenti hanno ottenuto un colloquio con il direttore generale.
“Le tensioni che si sono accumulate tra la dirigente scolastica e un numero rilevante di docenti ha portato a un’irreparabile frattura che si ripercuote anche sul benessere della scuola – dichiarano i docenti – Quel patto di fiducia non scritto che regola la vita di ogni istituto si è rotto a causa di quelli che a noi paiono atteggiamenti e comportamenti inaccettabili. Di questo problema non può che farsi carico l’Ufficio scolastico regionale.”
“Mi dispiace per l’immagine che passa -commenta la preside contestata – perché non corrisponde al Colombatto e a come è stato modernizzato. Capisco che ad alcuni possa non piacere ma la scuola non è più quella di 30 anni fa, è necessario un ‘middle management’ per riuscire a gestire una complessità del genere.”
“Il Colombatto è un caso limite, ma situazioni simili ci sono in tante altre scuole come al Peano – commenta Cosimo Scarinzi segretario nazionale della Cub Sur – Questa mobilitazione è un segnale importante perché finalmente dalle lamentele si è passati all’azione.”
L’appello dei docenti in presidio lunedì 9 dicembre:
Dopo 6 anni di disagio crescente e dopo 2 anni di inutili richieste di aiuto esprimiamo il nostro disagio in forma pubblica e sosteniamo la delegazione che salirà insieme ai sindacati a parlare con il dott. Suraniti.
OGGI SIAMO QUI
- PER la riconquista del nostro diritto alla serenità a scuola e per il benessere di tutti coloro che vi lavorano e vi studiano.
- PER il rispetto della dignità umana e professionale di ognuno di noi (docenti, educatori, personale Ata e studenti) senza distinzioni.
- PER un’altra scuola: quella in cui si rispettano davvero le prerogative degli Organi collegiali, senza forzature e in un vero spirito di democrazia e inclusione.
- PER testimoniare che l’educazione civica non è solo teoria.
Solidarietà dai colleghi dell’istituto Peano:
Care colleghe e colleghi del Colombatto,
vogliamo esprimervi la nostra vicinanza e solidarietà in questo momento di difficoltà. Anche noi, al Peano, stiamo vivendo situazioni simili, dovute a una gestione che spesso manca di trasparenza e coerenza, finendo per bloccare molte delle procedure ordinarie di gestione che permettono lo sviluppo delle basilari azioni didattiche che contribuiscono a dare vita al nostro Istituto.
Questa situazione ha creato un clima di malessere diffuso, che coinvolge non solo noi docenti e il personale A.T.A, ma anche le nostre studentesse e i nostri studenti, i quali meritano invece un ambiente scolastico sereno e stimolante.
Siamo consapevoli che queste difficoltà, purtroppo, non sono isolate e sappiamo quanto sia importante fare rete, confrontarci e sostenerci a vicenda.
Restiamo uniti nella speranza di riuscire a superare queste sfide e a costruire un futuro più trasparente e collaborativo per le nostre scuole, nel rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori.
Chi di noi potrà, sarà presente al presidio di lunedì 9 dicembre 2024. Un caro saluto a tutti voi,
Le docenti e i docenti del Peano.
Rassegna stampa:
Ansa.it;
Giornalelavoce.it;
La Stampa, Torino;
Orizzontescuola.it;
Tecnicadellascuola.it;
Torino.corriere.it;
Torinocronaca.it;
Torinoggi.it;