CUB Bologna denuncia: crolla il soffitto all’Università in Palazzo Hercolani: sit-in con caschi da cantiere in Strada Maggiore 45, ore 12:30 martedì 23 settembre.
Bologna, 10 settembre 2025 – Il 18 agosto scorso, un pezzo di soffitto è crollato in un ufficio al secondo piano di Palazzo Hercolani, sede universitaria storica di Scienze politiche in Strada Maggiore n. 45 Bologna. Il crollo è avvenuto durante l’orario di servizio, mentre un lavoratore era presente nella stanza. “Solo per puro caso non si è trattato di una tragedia”, denuncia la CUB Bologna, che ha appreso l’accaduto da fonti esterne all’Ateneo, in totale assenza di comunicazioni ufficiali.
L’Organizzazione Sindacale CUB SUR ha quindi inoltrato una formale diffida all’Università di Bologna, all’Ispettorato del Lavoro, alla ASL e ai Vigili del Fuoco, segnalando una grave omissione informativa e la mancata attivazione delle misure previste dal Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. “L’intero episodio è stato gestito con opacità e violazione delle norme – afferma una delle RLS di sigla – senza coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza né aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi”.
La CUB sottolinea che non si tratta di un caso isolato: già due anni fa un altro crollo si era verificato nello stesso edificio, senza che ne seguissero adeguati interventi. Episodi simili sono documentati in varie strutture, anche nella sede di Psicologia di Cesena, dove ad aprile è crollato il soffitto dell’Aula Magna: in quella circostanza nonostante un primo parziale cedimento gli studenti furono tenuti in aula fino al termine della lezione.
Da anni CUB chiede – tramite appositi atti formali – verifiche strutturali su tutti gli edifici e specifici interventi (Museo Mineralogia Bologna e Biblioteca DISCI in Palazzo Poggi, per fare alcuni esempi) che non vengono mai nemmeno programmati.
“La sicurezza di chi lavora e studia negli spazi universitari viene sempre ignorata”, si legge nella diffida, che denuncia anche l’“esclusione sistematica degli RLS” e “una carenza strutturale di trasparenza, prevenzione e manutenzione”.
Le richieste avanzate da CUB SUR sono chiare: coinvolgimento effettivo degli RLS e sanzioni “contro chi è solito normalizzare le situazioni e colpevolizzare le vittime”.
Per tutto questo, per la sicurezza nei luoghi di lavoro, CUB sta lanciando un sit-in per il 23 settembre alle ore 12.30 presso la sede di Strada Maggiore n. 45: saranno distribuiti caschi da cantiere a chi accederà alla struttura, tutt’oggi aperta a personale e studenti.
“La mancata informazione agli RLS è una violazione sanzionabile penalmente”, ricorda la CUB Bologna, che continua a rivendicare tutele concrete per la sicurezza, contro l’indifferenza dell’Ateneo.