Dopo che a luglio era stato proclamato lo stato di agitazione contro le insostenibili condizioni di lavoro, nella giornata di venerdì 2 settembre Csc digital ha comunicato alla Rsa della FlmUniti il licenziamento retroattivo a far data dal 25 luglio a seguito di una contestazione che non ha mai ricevuto.
I fatti: In data 11 luglio i lavoratori del call center Csc digital, riuniti in assemblea, avevano dichiarato lo stato di agitazione per denunciare le insostenibili condizioni di lavoro e si riservavano di proclamare azioni di lotta nel caso l’azienda non cambiasse da subito atteggiamento.
La vicenda di Csc Digital è iniziata a peggiorare dal momento dello spostamento del call center dal centro tecnico di Arese (ex Alfa Romeo) a Vimodrone, creando forti disagi ai lavoratori per la considerevole distanza.
Tale spostamento è avvenuto sulla base di un accordo sindacale con Cisl e Uil che non ha riconosciuto nulla ai lavoratori per il disagio e per le maggiori spese. Già l’azienda era stata condannata per attività antisindacale nei confronti della FlmUniti dal tribunale di Monza.
A fine agosto, l’azienda ha imposto ai lavoratori, sulla base di un ulteriore accordo con Fim e Uilm, di sottoscrivere un accordo individuale per poter continuare il lavoro agile da settembre, accordo che ricalcava quello che i lavoratori avevano rifiutato e per il quale anche era stato proclamato lo stato di agitazione. In tale circostanza il 29 agosto la FlmUniti aveva mandato una comunicazione all’azienda nella quale si dichiarava che gli iscritti avrebbero firmato solo per mero tuziorismo ossia perché obbligati in base alla legge ma in disaccordo sui contenuti.
Questo è il quadro nel quale la nostra rsa si è mossa ed è stata animatrice della lotta in atto. Lei stessa aveva ricevuto alcune contestazioni disciplinari perché aveva dichiarato l’impossibilità materiale di recarsi a Vimodrone e sempre a lei era stato negato il lavoro agile da casa, nelle giornate obbligatorie di presenza, al contrario delle altre sue colleghe mettendo così in atto palesi discriminazioni che avevamo già denunciato. Addirittura l’azienda aveva concesso il lavoro agile come una sorta di “premio” a chi effettuava straordinari.
La FlmUniti aveva poi fatto una denuncia all’ispettorato del lavoro per violazione sulla legge per la sicurezza. Questo perché tutti i lavoratori (che ricordiamo lavorano sempre davanti al computer) sono obbligati a usare il portatile senza i dispositivi di sicurezza previsti dal D.lgs 81/09 che prevede la presenza di schermo, tastiera e mouse.
Adesso Csc digital, ovvero Stellantis, ovvero ex Fiat, come sempre distinguendosi per arroganza e disprezzo per i bisogni dei lavoratori, licenzia la rsa FlmUniti animatrice della lotta in corso, nel tentativo di smorzarne l’attività e incuterle paura. Tra l’altro, in dispregio alle norme di legge e di contratto, la licenzia in modo retroattivo dal 25 luglio per un’ulteriore contestazione che lei però non ha mai ricevuto.
Cosa ancora più anomala è che la rsa ha lavorato normalmente fino al 20 agosto e poi è stata in ferie, approvate dal diretto superiore, per poi lavorare normalmente fino al 2 settembre.
La FlmUniti respinge questo licenziamento provocatorio, antisindacale e illegittimo che non spegne la lotta in corso, anzi ci sprona a continuare.
Milano 5-9-2022
Al comunicato diramato da FlmUniti, si aggiunge la solidarietà espressa nei confronti della lavoratrice da parte del segretario generale della Cub Marcelo Amendola che in proposito parla di ennesima dimostrazione dell’attacco padronale ai lavoratori che difendono l’interesse dei più deboli.