Martedì 7 settembre le lavoratrici e i lavoratori del POLI di Riva e Arco (TN) hanno effettuato un secondo presidio davanti al punto vendita di Riva per protestare contro l’obbligo della mascherina, previsto da un accordo sindacale fatto dai vertici nazionali senza passare attraverso il voto dei lavoratori
“Un accordo che stride clamorosamente – si legge nel comunicato diffuso – con il venir meno dell’emergenza sanitaria e con la realtà del negozio dove all’interno del supermercato l’obbligo della mascherina riguarda il lavoratore ma non il cliente”.
Al termine della protesta erano state raccolte centinaia di firme di solidarietà da parte di numerosi clienti e dopo qualche ora, sulla bacheca del negozio è apparso un comunicato dell’azienda in cui veniva precisato che dal lunedì 12 settembre prossimo all’interno dei supermercati POLI verrà meno l’obbligo di mascherina.
“Diamo atto al POLI – dichiarano dalla Cub Trento – di aver compreso le motivazioni della nostra protesta e di non applicare, come succede in altre aziende del settore e non, i contenuti di un accordo sindacale fuori dal tempo e privo di ogni evidenza scientifica. Quello di oggi (7 settembre) è stato un grande risultato, frutto dell’iniziativa dei lavoratori e delle lavoratrici.
Si è dimostrato che lottare per la dignità sul lavoro è sempre importante e serve per mantenere diritti fondamentali che qualche burocrate sindacale vorrebbe cancellare per un posto al tavolo delle finte trattative”.