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Cub Milano: 8 marzo, giornata di lotta di classe e di genere

Le donne sono parte integrante della forza lavoro italiana; se da una parte l’ingresso nel mercato del lavoro ha garantito loro un’emancipazione economica dalla famiglia almeno parziale, dall’altra le ha rese soggette, in quanto lavoratrici, al ricatto salariale – spesso, tra l’altro, più dei lavoratori uomini, poiché più facilmente dei colleghi sono vincolate a lavori estremamente precari e flessibili. Oltre a questa contraddizione, l’ingresso nel mondo del lavoro ha portato le donne a doversi fare carico del doppio peso, costituito dal lavoro salariato e dal lavoro di cura della casa e della persona, che, in molti casi, purtroppo continua a essere una prerogativa femminile.

Migliorare la qualità della vita e del lavoro delle donne significa, però, anche migliorare la condizione degli uomini: la competizione salariale va a esclusivo vantaggio di chi sfrutta. Finché ci sarà qualcuno che lavora per meno, siano esse donne o migranti, tutti saremo obbligati a lavorare al ribasso con grande soddisfazione della classe padronale.

Inoltre, se si vuole davvero contrastare la violenza contro le donne, si deve riflettere sulle origini di tale violenza: la mercificazione costante del corpo femminile, un immaginario erotico che si forma sulla pornografia di inqualificabili siti Internet, la mancanza di un’educazione paritaria di bambine e bambini, la distrazione o l’incapacità delle famiglie nell’affrontare temi così delicati, sono soltanto alcuni dei motivi che stanno alla base di un’aggressività maschile che attraversa le classi sociali ma che diviene particolarmente drammatica in contesti di difficoltà socio-economiche, laddove è arduo per una donna approdare a una reale emancipazione.

Come sindacato, crediamo nella necessità della lotta femminista unita a quella di classe. In questi giorni vediamo come si comportano donne in ruoli di potere: per noi quelle donne, guerrafondaie e prone al potere economico, sono nemiche di classe.
L’8 marzo saremo nelle piazze d’Italia per portare le rivendicazioni che riteniamo fondamentali per migliorare la condizione delle lavoratrici in Italia.

  • LA VIOLENZA E L’OPPRESSIONE DI GENERE, ALL’ORIGINE DI ALTRE DISEGUAGLIANZE.
  • LA PRECARIETÀ DEL LAVORO.
  • LO SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE, PER IL DIRITTO AL LAVORO, A UN SALARIO DIGNITOSO.
  • LA GUERRA, CHE NON È MAI GIUSTA, E CAUSA UN VERGOGNOSO ED ENORME SPRECO DI VITA E DI RISORSE ECONOMICHE.
  • MATERNITÀ, CONGEDI PARENTALI E MALATTIA RETRIBUITI AL 100%, AL FINE DI RIDURRE LA DISPARITA` DI SALARIO TRA DONNE E UOMINI.
  • CONGEDI PARENTALI IN MISURA EGUALE PER I LAVORATORI PADRI, PER DISTRIBUIRE IL LAVORO DI CURA NELLE FAMIGLIE.
  • MEDICINA DI GENERE PER MEGLIO TUTELARE LA SALUTE DELLE DONNE.
  • ISPETTORATI E ATS CHE TUTELINO LA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI NEI LUOGHI DI LAVORO.
  • PARITÀ SALARIALE TRA LAVORATRICI E LAVORATORI E UN’ETÀ PENSIONABILE CHE TENGA CONTO
  • ANCHE DELL’AGGRAVIO DEL LAVORO DOMESTICO.

Appuntamenti a Milano

  • Corteo studenti e lavoratori 8 marzo 09:30 piazza Cairoli
  • Corteo serale 8 marzo ore 18:30 piazza Duca D’Aosta

Confederazione Unitaria di Base di Milano e prov.
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