CUB SANITA’ CONFERMA IL GIUDIZIO NEGATIVO SUL CCNL SANITÀ PUBBLICA FIRMATO IERI
Da ieri è entrato in vigore il nuovo Contratto Collettivo Nazionale della Sanità Pubblica firmato Il 18 giugno 2025 da alcune sigle: Cisl, Fials, Nursind e Nursing Up mentre non hanno firmato CGIL né UIL…ma soprattutto non è stato approvato da lavoratrici e lavoratori e non c’è stato nessun referendum.
I media strombazzano i favolosi aumenti previsti ma il punto fondamentale del nuovo contratto è proprio IL MANCATO RECUPERO DELL’INFLAZIONE E, DI CONSEGUENZA, L’IMPOVERIMENTO DELLA CATEGORIA. Per ciascun ruolo, gli aumenti sono dai 120 ai 200 euro mensili in meno rispetto al recupero necessario.
In Italia, i salari sono andati indietro per 30 anni anche grazie alla politica di CGIL-UIL (e CISL) e i lavoratori italiani sono passati a essere tra i più poveri dell’Europa occidentale. Con questo rinnovo, lavoratrici e lavoratori del comparto Sanità fanno un altro passo indietro. Anche i sindacati “professionali” (vedi Nursind e Nursing UP) ci hanno mostrato il vero volto: fuoco e fiamme per ottenere un posto al sole e poi, subito a fare gli amici degli amici. Spettacolo indecoroso.
I PUNTI PEGGIORI:
- Contratto firmato con tre anni di ritardo, senza recupero dell’inflazione.
- Aumenti del 5,7% con l’inflazione (già maturata) al 16%
- Indennità elargite in base a logiche corporative o clientelari. Inoltre non tutte le indennità contribuiscono alla pensione, né al TFR. Le indennità devono essere riconosciute a tutte le professionalità.
- Premi per affrontare il rischio invece di eliminarlo. Manca personale e mancano misure serie per la sicurezza nei reparti.
- Agevolazioni fiscali solo per “straordinari” e “prestazioni aggiuntive” di alcune figure: si preferisce spremere chi è già al limite invece di assumere nuovo personale.
- Nessun piano serio per sostituire chi usufruisce della Legge 104 o ha limitazioni.
- Ignorate persino le sentenze: nessun riconoscimento dei buoni pasto e niente indennità durante le ferie, come invece stabilito dai tribunali.
- Esonero turni over 60? Un imbroglio: si perde salario rinunciando alle indennità notturne.
- “Assistente Infermiere”: anziché promuovere la crescita professionale dell’OSS si crea una nuova figura confusa e sottopagata solo per risparmiare.
SI CONTINUA A SMANTELLARE LA SANITÀ PUBBLICA PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEL SETTORE PRIVATO.
L’unica cosa che conta nella testa del governo e dei padroni è il business: il business della salute, animato da multinazionali miliardarie che rubano il personale al comparto pubblico e l’altro grande business in sviluppo: gli investimenti per il riarmo. Mentre si impoveriscono la Sanità e il suo personale, 8 miliardi in più alla spesa militare per portarla a 150 miliardi all’anno entro il 2035.
SERVONO UN’ALTRA STRADA E UN’ALTRA VOCE. Servono sindacati che non abbiano “governi amici” ma stiano SEMPRE dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori e la finiscano con la “concertazione” e la “responsabilità”.
Come CUB Sanità Italiana, rigettiamo questo CCNL e continueremo a promuovere cause e vertenze per la tutela e i diritti di tutte e tutti.
Per una sanità pubblica, universale, gratuita.
