COMUNICATO STAMPA SINDACALE
Era stata accolta con speranza la nomina della nuova dirigenza del Festival Pucciniano, nella convinzione che potesse finalmente portare un cambiamento positivo per tutti i lavoratori.
Da anni, questi lavoratori chiedono un contratto integrativo pluriennale che restituisca dignità e riconoscimento economico alle loro indubbie professionalità a disposizione di un grande festival come quello di Torre del Lago. E chiedono anche condizioni di lavoro più sicure, attraverso una maggiore organizzazione degli spazi.
Invece, ci ritroviamo ancora una volta a fare i conti con promesse disattese e atteggiamenti che sono non solo inferiori alle aspettative ma peggiori rispetto al passato. I lavoratori hanno sempre dimostrato responsabilità, accettando di anno in anno un premio di produzione insufficiente, tardivo e incompleto. Ma oggi si è giunti a un punto di rottura.
Alle richieste legittime avanzate dai rappresentanti dei lavoratori e dai lavoratori stessi, la Direzione e la Presidenza hanno aperto una trattativa pur palesando una offerta economica insufficiente.
Dopo questo avvio si è tuttavia verificato uno strano cortocircuito e sono emerse contraddizioni tra le posizioni della Direzione Generale del Festival e quelle del Presidente della Fondazione con quest’ultimo protagonista di una aperta sconfessione dell’operato dei vertici tecnici del Teatro senza prendere in considerazione per altro un pur lieve adeguamento economico del Premio di produzione al costo della vita
Ad oggi, è interrotto ogni dialogo anche sulle condizioni organizzative e sul benessere di chi lavora ogni giorno all’aperto, spesso in condizioni difficili. E non è dato sapere la ragione dell’insufficiente contributo ministeriale accordato al Festival 2025.
Ancora una volta, si pretende di realizzare un grande Festival con risorse inadeguate senza premiare le professionalità delle maestranze e in particolare quanti operano in condizioni difficili. E mentre tutti siamo felici del rilancio artistico della manifestazione, che quest’anno
porterà grandi nomi sul palcoscenico, non possiamo tacere l’assenza di rispetto verso chi, dietro le quinte, rende possibile ogni singola replica.
Se anche quest’anno le maestranze dovessero accettare un contratto al di sotto delle aspettative, sarà solo per senso del dovere. Ma non per questo sarà un’estate silenziosa: sarà, anzi, una stagione di rivendicazioni. Fino a quando la direzione non accetterà di assumersi un impegno serio, concreto e duraturo verso chi ogni estate contribuisce, con fatica e professionalità, alla riuscita del Festival Pucciniano.
Le OO.SS., Torre del Lago, lì 5 giugno 2025
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