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- Data di creazione Luglio 25, 2025
- Ultimo aggiornamento Novembre 19, 2025
Morti sul lavoro a Napoli, Cub "frutto politica criminale"
Morti sul lavoro a Napoli, Cub "frutto politica criminale"
Siamo davanti all'ennesimo omicidio sul lavoro, frutto di una politica criminale che sacrifica vite umane in nome del risparmio e della produttività.
Questo governo ha tagliato i fondi agli ispettorati, depotenziato la formazione, ignorato ogni richiesta di rafforzamento della prevenzione. Hanno le mani sporche del sangue di questi lavoratori".
Lo afferma il segretario nazionale della Cub, Marcelo Amendola.
La Confederazione unitaria di base sottolinea come "i morti sul lavoro nel 2025 abbiano già superato quelli dell'anno precedente, mentre le aziende continuano a godere di sgravi e impunità. La precarietà, la deregolamentazione e la logica del massimo ribasso alimentano ogni giorno una spirale di morte che colpisce operai, tecnici, facchini, edili, giovani e pensionati costretti a lavorare".
"Non bastano i minuti di silenzio. Servono scelte radicali: ispettori sul territorio, pene reali per chi viola la sicurezza, blocco dei subappalti a cascata, potere reale ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. E invece questo governo - conclude Amendola - fa passerelle mediatiche e intanto smantella le tutele. È ora di dire basta".
La Cub "esprime cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e rilancia l'appello all'unità dei lavoratori e delle lavoratrici per dire NO a un sistema che uccide, e per costruire una mobilitazione nazionale contro le morti sul lavoro".
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