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- Data di Pubblicazione Dicembre 1, 2023
- Ultimo aggiornamento Dicembre 6, 2023
Sfratti a Milano, Gatti: “Costretti alla piazza contro l’ondata di sfratti”
Sfratti a Milano, Gatti: “Costretti alla piazza contro l’ondata di sfratti”
Parla il segretario Sicet Cisl di Milano, Mattia Gatti: "La prima causa degli sfratti è il lavoropovero".
Secondo i dati del ministero dell’Interno, nel 2022 a Milano sono stati emessi 2.142sfratti. Dietro i numeri ci sono le
storie di chi non riesce più a pagare un affitto, messo fuori casaalla scadenza del contratto dal proprietario che ritiene
più vantaggioso vendere l’immobile o metterlosul più redditizio mercato degli affitti brevi, ma anche le storie di chi ha
perso il lavoro e nonriesce più a far fronte all’impegno del canone (la cosiddetta morosità incolpevole). Anche il
numerodei pignoramenti è in crescita: chi era riuscito a comprare una casa, non riesce più a onorare le ratedel mutuo
perché è venuto meno il lavoro, l’aumento continuo dei tassi ha raddoppiato l’impegnoeconomico mensile, così è
diventato – suo malgrado – un inquilino moroso da sfrattare.
Ieri aMilano, davanti a Palazzo Marino, tre associazioni di inquilini (Sicet Cisl, Asia e Unione inquilini),insieme ad alcune
famiglie destinatarie di sfratti esecutivi, hanno organizzato un presidio, oggiincontreranno l’assessore alla Casa del
Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, che ieri era fuori perimpegni istituzionali. “Siamo stati costretti a convocare
questa manifestazione perché la situazionedegli sfratti e soprattutto delle risposte che il Comune di Milano dà alle
persone sotto sfratto èmolto grave”, esordisce
Mattia Gatti, segretario generale del Sicet Cisl di Milano, “mentre glisfratti aumentano, le case per queste famiglie non
ci sono”.
I Sat, i servizi abitativitransitori, non stanno funzionando?
“Le domande di emergenza Sat necessitano di dieci mesi peressere valutate, abbiamo persone che attendono da un
anno l’assegnazione di una casa pur vendo avutouna valutazione positiva. Siamo di fronte a un contesto in in cui
vengono eseguiti sfratti anche afamiglie con minori, con anziani, invalidi, mentre il Comune di Milano non dà risposte”.
Ilperché di queste mancate risposte? “Il Comune sostiene di non avere soluzioni, di non averealloggi disponibili, quello
che noi diciamo, invece, è che gli alloggi ci sono intanto, basta guardarealle migliaia di alloggi Aler sfitti. Quello che
manca è la volontà politica di affrontare seriamentela questione”.
Come spiega un così alto numero di sfratti? “Pensiamo a tutto il lavoropovero che c’è in questa città, a tutte quelle
persone che lavorano nei servizi, negli alberghi, airider, alle colf, a chi lavora nella ristorazione. Sono migliaia di
lavoratori indispensabili permandare avanti la città ma che non hanno un reddito sufficiente ad affittare una casa, non
solo aMilano ma anche nei paesi della città metropolitana”.
Quali azioni dovrebbe intraprendere ilComune?
“Innanzitutto concordare con la Prefettura una graduazione degli sfratti, concordare unprotocollo, come in passato è
stato fatto, per avere una gestione degli sfratti che consenta diarrivare all’esecuzione quando c’è una soluzione
alternativa pronta, magari non per tutti gli sfratti
Lanotiziailgiornale.it, 1 dicembre 2023
Metro regione-Radio Popolare, 30 novembre 2023
Radio Lombardia – Podcast – Gr Regionale del 4 dicembre 2023 (dal min. 3:00)